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Il nostro cervello funziona come Facebook e a dircelo è una ricerca pubblicata dagli scienziati di Basilea e di Londra su Nature. Non c’è da stupirsi, quindi, di come abbia fatto il social network più gettonato a diventare così famoso. Infondo, come dice un proverbio popolare “chi si somiglia si piglia”.

La ricerca mirava a svelare i legami che si stabiliscono tra le cellule del nostro cervello. Per scoprire tutto ciò i ricercatori hanno studiato un’area particolare del cervello umano: la corteccia che riceve gli impulsi nervosi provenienti dagli occhi. Gli scienziati si sono serviti di strumenti sofisticatissimi e all’avanguardia. Il risultato ha stupito molte persone, o forse no.

Le sinapsi presenti nel nostro cervello, cioè le strutture che permettono alle cellule nervose di dialogare fra loro, stabiliscono dei legami molto forti con un solo neurone. Quest’ultimo, poi, si lega, tramite legami più deboli, con moltissimi altri.

In poche parole, ogni cellula nervosa stabilisce legami forti soltanto con poche altre cellule simili a lei, mentre con il resto i legami sono deboli. Qualcuno potrà chiedersi: dov’è l’analogia con il social network? La risposta è più semplice di quella che ci si aspetta. Su Facebook generalmente si hanno molto amici, ma con una cerchia ristretta di loro si ha un rapporto privilegiato, proprio come avviene tra le cellule del nostro cervello.

La domanda che ci si è posti, a questo punto, è stata: perchè questi rapporti privilegiati si instaurano tra determinate persone, e quindi cellule, e non tra altre? La risposta è nella somiglianza e negli interessi comuni.

Lee Cossell, uno degli autori dello studio, si è poi posto un altro quesito: perchè il cervello stabilisce anche un gran numero di legami deboli? Per una questione di praticità. Immaginiamo, infatti, che i neuroni debbano cambiare il loro modo di lavorare. Il modo più semplice e veloce per farlo è rinforzare quei legami deboli che sono utili al nuovo scopo. Ciò spiega anche perchè il cervello riesce ad addattarsi velocemente alle nuove situazioni.