Secondo un nuovo ed importante studio, le mamme che assumono il paracetamolo durante la gravidanza possono aumentare il rischio, nei loro figli, di sviluppare l’autismo.
L’antidolorifico ed antipiretico è spesso prescritto alle donne che aspettano un bambino, perché considerato tra i meno dannosi per l’organismo, ma, i ricercatori hanno identificato un’associazione tra l’esposizione al farmaco e il successivo autismo nei ragazzi.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Epidemiology, ed ha rilevato che i bambini esposti a paracetamolo durante la gravidanza, hanno circa il 30% di rischio in più di sviluppare limitazioni su alcune funzioni dell’attenzione.
Coloro i quali, invece, sono stati costantemente esposti, hanno ottenuto risultati peggiori nei test computerizzati per quanto riguarda l’attenzione, l’impulsività e la velocità di elaborazione visiva.
Il Dottor Jordi Julvez, ricercatore dell’istituto CREAL di Barcellona e co-autore dello studio, ha dichiarato: “Il paracetamolo potrebbe essere dannoso per il neurosviluppo per diversi motivi. Prima di tutto, allevia il dolore agendo sui recettori cannabinoidi nel cervello.
Dal momento che questi recettori normalmente aiutano a determinare come i neuroni maturi si collegano tra di loro, il paracetamolo potrebbe alterare questi processi importanti. Si può anche influenzare lo sviluppo del sistema immunitario, o essere direttamente tossici per alcuni feti che non possono avere la stessa capacità come un adulto di metabolizzare questo farmaco, creando uno stress ossidativo”.
Tuttavia, i ricercatori hanno affermato che dovranno essere svolti ulteriori studi, per avere maggiori dati e certezze, come le misure di dosaggio precise, in modo tale da essere certi prima di apportare qualsiasi tipo di modifica o raccomandazione per il trattamento.