photo credits: makeup e racconti

La precisione è un po’ come la creatività: ci nasci oppure ci combatti, per tutta la vita. Ed è per questo che, se nasci donna e non hai: creatività, senso dell’ordine e mano ferma, allora vivrai guardata con occhi pieni di sdegno dall’inizio alla fine dei tuoi giorni.

Si comincia con le bambole: le altre bambine le portano in giro immacolate e perfettamente pettinate. Quelle di una disordinata cronica, invece, le riconosci subito: macchie di pennarelli sul viso e capelli peggio di quelli di Cindy Lauper negli anni ’80.
Nel frattempo cresci e diventi grande, i tuoi disegni nell’ora di educazione tecnica sono sempre più pasticciati e tua madre prega ogni giorno che sia tutto un incubo collegato alla pubertà.

Gli anni della scuola finiranno in fretta, ma il fantasma della precisione non svanirà con essi. Anzi, ti perseguiterà sempre più frequentemente, nascondendosi in quella che è l’arte di truccarsi e dipingersi le unghie.

In età adulta, punizioni dantesche ci spingono a lottare contro linee di eyeliner improbabili, contorno labbra da clown e smalto sbeccato.
Ad appesantire il tutto, l’era dei social ci offre miliardi di tutorial da seguire e riprodurre. Dopo l’ennesimo giro su Instagram, le amiche ci mostreranno felicissime la loro manicure creativa ed originale, fatta grazie a stuzzicadenti e brillantini.

Anche noi ci proveremo, ancora una volta, come quando volevamo riprodurre un attacco d’arte di Giovanni Muciaccia.
Il risultato, ovviamente, sarà disastroso. A quel punto, ci muniremo di cotone ed acetone per rimuovere il tutto e torneremo a portare con disinvoltura il nostro smalto a tinta unita.

La vida no vale nada :'(

Pubblicato da Florencia Cacciardi su Giovedì 18 febbraio 2016