Laura Pausini: “Venti anni di carriera grazie al tradimento di Marco“.
Già, è nato tutto così. Da un tradimento, a 13 anni. Se di tradimento si può davvero parlare, a quell’età. Eppure tutto cominciò così: la carriera ventennale di Laura Pausini è iniziata con “La Solitudine”, portata a Sanremo 1993, scelta tra i partecipanti di Sanremo Giovani dall’allora presentatore e storico “scopritore di talenti” Pippo Baudo. “Ho scelto di credere in un sogno, e ho fatto bene!”
Ne La Solitudine, Laura si rivolgeva a un fantomatico Marco che “se ne è andato e non ritorna più”. Il ragazzo, fidanzatino di Laura, le aveva dato un bacio nella canonica della chiesa che entrambi frequentavano, dopo averle fatto ascoltare, in maniera molto tenera e romantica, la colonna sonora de “Il tempo delle mele”, nelle cuffie, l’ultimo dell’anno. In classe, un giorno, arrivata nel momento della merenda, Laura ha visto il suo “lui” baciarsi e “mettersi insieme” – così dice la Pausini – con un’altra. Lei era stata informata da un loro amico comune, Chicco, che le aveva detto “Marco non ti ama più”. Il ragazzo si era addirittura trasferito in un’altra città. Il “dolore” di Laura era davvero grande.
Laura Pausini racconta che la canzone, scritta da Pietro Cremonesi e Federico Cavalli (che non avevano mai incontrato Laura), inizialmente avrebbe dovuto rivolgersi a una donna, e infatti il titolo provvisorio era “Anna”. Ma ascoltando la canzone Laura riconobbe esattamente i suoi sentimenti in seguito alla delusione amorosa, e così insistette per modificarla lievemente, inserendo il riferimento all’ormai celebre “Marco”.
Nell’ultimo disco questa canzone è stata arrangiata da Ennio Morricone: “Un onore per me. L’eleganza assoluta in musica. Ricordo con quanta dolcezza stava al mixer con la mia piccola Paola in braccio”.
Ma che fine ha fatto quel Marco? Laura ha spesso raccontato di essere rimasta in contatto con il suo primo fidanzatino: “A lui devo tutto, davvero. Se non ci fosse stato quell’episodio a scatenare in me la sofferenza e tristezza per aver perso il mio ‘amore’, probabilmente La Solitudine non sarebbe mai esistita. A Sanremo avrei portato ‘Non c’è’, ma non credo che l’avrei vinto. È stata una canzone che ha avuto moltissimo successo, ma La Solitudine era la canzone per me, quell’anno”.
Marco, ad oggi, ha 40-41 anni – coetaneo di Laura. Adesso le notizie su di lui sono un po’ altalenanti e poco sicure. Quello che sappiamo su di lui è che allena – forse, allenava – le giovanili dell’Imola (Imolese calcio). Laura ha poi sempre dichiarato: “Voglio tanto bene a Marco. Gli hanno offerto sempre moltissimi soldi per andare in TV a parlare di noi da piccoli, di come è iniziato tutto. Ma lui ha sempre rifiutato. È sempre rimasto lo stesso, lui: io molto estroversa, carica di energia, sempre sorridente, lui molto introverso, timido e riservato. Devo tutto a lui, molto spesso è venuto anche ai miei concerti”.