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Sin dalla più tenera età ho sempre letto tantissimi libri.
Ricordo ancora quando ho comprato il mio primo manoscritto: avevo sette anni e mi pare che che costò 7 mila e 500 lire.
Si trattava di Piccole Donne di Louisa May Alcott, che tutt’ora rimane una delle letture più belle della mia vita.
Da li sono stata a Cuba al fianco di Santiago, sono stata a Lisbona durante la dittatura salazarista accanto a Pereira e mi sono innamorata di Clifford Chatterley in Inghilterra. E poi? Cosa è successo? Beh, nel 2008 mi sono iscritta a Facebook, e la mia vita da topo di biblioteca è finita per sempre.
Jakub Pavlovsky è un ragazzo slovacco di 21 anni; da grande amante della lettura, come me, ha voluto dimostrare come sia possibile riuscire a leggere in qualsiasi luogo.

La sua iniziativa si basa sulla realizzazione di alcuni scatti che lo ritraggono nei luoghi più disparati mentre è intento a leggere un libro.
La sua posizione è sempre uguale: stessa angolazione del bacino, stessa curvatura della schiena e stessa espressione assorta.
È bello notare come in ogni foto sia diversa l’ambientazione; la cosa più divertente è osservare come il mondo circostante lo ignori completamente.
In tutte le immagini Jakub è seduto per terra, con le gambe incrociate, come se il mondo non lo turbasse minimamente.


L’iniziativa ha come obiettivo quello di stimolare il mondo alla lettura; come lo stesso Pavlovsky afferma oggi i libri sono passati in secondo piano, e leggerli una vera e propria rarità.