Leggere un bel libro a letto per concludere la propria giornata può non essere sempre una buona idea: gli scienziati hanno difatti scoperto che le persone che hanno ormai consolidato l’abitudine di leggere le proprie storie preferite su tablet prima di andare a dormire continuano in realtà a mantenersi in stato di veglia.
Leggere su supporti elettronici come iPad o Kindle porta le persone a dormire meno ore e ciò è dovuto alla luce bluastra emessa da questi apparecchi, che va a distruggere i ritmi biologici dell’essere umano. Il nostro ritmo circadiano (o orologio biologico che dir si voglia) è il meccanismo interno che sincronizza le nostre funzioni biologiche alle 24 ore impiegate dalla Terra per compiere il suo giro completo attorno al Sole: un meccanismo regolato dai sensi, e in particolar modo dal modo in cui percepiamo la luce e l’oscurità.
Lo stress della vita moderna ha portato le persone a sfidare pericolosamente il proprio orologio biologico, con conseguenti problematiche legate al sonno che sembrerebbero essere responsabili di patologie come cancro, demenza e diabete.
Nel corso della ricerca, durata due settimane, 12 partecipanti hanno letto su supporti elettronici per 4 ore prima di andare a dormire. L’esperimento è poi stato ripetuto con dei libri veri. I ricercatori hanno scoperto che coloro che leggevano su schermo erano meno assonnati e facevano più fatica ad addormentarsi, in quanto risultavano avere percentuali inferiori alla norma di melatonina, l’ormone che presiede alle dinamiche del sonno.
Rispetto a chi leggeva un libro vero, i lettori di supporti elettronici impiegavano dieci minuti in più per addormentarsi e presentavano anche un numero minore di micromovimenti REM (la fase in cui si crede che la memoria si consolidi).
Lo studio, portato avanti dalle Università di Penn State e Harvard negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science, ha portato Dottoressa Anne-Marie Chang ad affermare che “gli schermi elettronici hanno un potere incredibile sul sonno naturale, che ormai peggiora sempre più in termini di durata e di qualità con effetti sconcertanti per la nostra salute“.