La carriera di Nek è giunta al termine? Qualcuno pensa di si, per via del suo incidente.
Lo stesso cantante ha ammesso di aver rischiato molto. Un incidente che ha lasciato delle conseguenze e che poteva pregiudicare il suo futuro.
Vediamo cos’è successo.
Il brutto incidente di Nek
Nek si trovava nella sua tenuta di campagna a Sassuolo e stava usando una sega circolare. Si taglia una mano, la corsa in ospedale ed un intervento di undici ore.
L’intervento è andato a buon fine e l’attore non ha perso l’uso della mano, né delle dita.
A seguito dell’incidente ha dovuto fare una lunga riabilitazione.
Dopo un anno dall’incidente, Filippo Neviani ha deciso di raccontare cosa è successo e cosa poteva costargli.
Nek rivela come la sua carriera sarebbe potuta finire
«Volevo condividere qualcosa che era diventato un peso. È stato un lavoro terapeutico. Una serie di sedute di autoanalisi. Credo che l’incidente sia il frutto anche del lockdown che stavo vivendo e nel quale siamo stati tutti messi a dura prova. Un iperattivo come me in gabbia impazzisce» racconta Nek.
«L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata. La possibilità di non recuperarne l’uso. Che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare?»
Filippo Neviani rivela che c’era una forte possibilità che quell’incidente gli costasse la carriera, non avrebbe potuto più suonare.
Di quella sventurata situazione porta ancora le cicatrici, scriveva “La mano è al 75-80%, non so dire se migliorerà ancora. Non riesco ancora a suonare la chitarra, ma posso farlo con la batteria, il basso e il pianoforte. E’ già importante che sia tutta intera: ho rischiato di perdere medio e anulare”.
La lunga riabilitazione invece gli ha permesso di poter proseguire, fortunatamente.