Dormire poco e male, svegliarsi nella notte o non riuscire ad addormentarsi. A tutti è successo almeno una volta nella vita. Quando questa condizione si protrae però si tratta di una vero e proprio disturbo, l’insonnia.
Sembra che in Italia 12 milioni di persone ogni notte debbano convivere con questo problema che spesso si tende a prendere sotto gamba. Ansia, stress, disturbi alla vista, demenza precoce, sovrappeso; questo è solo l’inizio di una lunga lista.
I problemi legati all’insonnia possono arrivare a condizionare la vita di un individuo.
Responsabile della regolarizzazione ritmo sonno-veglia è la melatonina, una sostanza prodotta dalla ghiandola pineale in assenza di luce. Spesso i disturbi sono dovuti da un’irregolare secrezione di questo ormone, ma la soluzione pare molto più semplice di quanto si possa immaginare.
Si è soliti pensare che l’insonnia sia curabile solo grazie a tranquillanti, sonniferi e cure farmacologiche;
in realtà basta ricorrere melatonina. La sostanza, che può essere assunta sotto forma di integratore, non è considerata un farmaco, in quanto è già prodotta dall’epifisi nel nostro organismo. Diversi studi non hanno rilevato effetti collaterali o da overdose dovuti all’assunzione di melatonina, presenti invece in gran parte degli altri ansiolitici. Quest’integratore non provoca lo stordimento e il calo di attenzione al risveglio tipici dei farmaci. E, infine, il sonno indotto dalla melatonina è molto simile come caratteristiche fisiologiche a quello che si registra in condizioni di normalità
L’insonnia è una patologia che non va presa sotto gamba. La melatonina sì, va bene, ma è meglio avere uno stile di vita regolare. Possiamo migliorare la situazione con piccoli accorgimenti: come svegliarsi presto al mattino, evitare di dormire durante il giorno ed andare a letto in un orario regolare. Ma anche fare attività fisica per mezz’ora durante il giorno e consumare una cena leggera, preferibilmente tre ore prima di addormentarsi.
Non usare il letto per altre attività oltre al sonno. Ma sopratutto evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici nelle ore precedenti al sonno poiché la luce blu da questi emessi inibisce la produzione di melatonina.
Un’ottima soluzione è anche il vecchio “rimedio della nonna” del bagno caldo prima di andare a dormire che rilassa e distende i nervi.
Non risolvete un problema affidandovi subito ad un farmaco, per quanto questa possa sembrare la soluzione più facile. Trovare il proprio equilibrio e aiutarsi, se necessario, con un integratore è la chiave per una vita stabile e un sonno migliore.