Il Natale a Sandringham si è svolto secondo le nuove tradizioni di re Carlo III. È vero che ha fatto tesoro dei consigli della mamma, ma ha anche un pochino svecchiato la festa. Fino ad oggi si sono sempre seguite le tradizioni classiche, cosa sarà cambiato?
Natale allargato a Sandringham
Il re quest’anno ha invitato molte più persone del solito, persone che prima o non erano gradite, o che la regina riteneva semplicemente non ci facessero nulla. Ad esempio i figli e nipoti di Camilla. Ma quest’anno a sorpresa sono arrivati anche i figli di Andrea e Sarah Ferguson, che per anni non era stata più invitata. Indovinate a causa di chi? No, non dell’ex marito ma del principe Filippo che pare non l’abbia mai sopportata.
Natale a Sandringham: addio bilancia
Evidentemente Diana non era l’unica a non sopportare il gioco della bilancia.
Ricorderete che con Elisabetta II era ancora in vigore, una specie di “gioco” dell’età vittoriana: gli ospiti dovevano pesarsi all’arrivo ed alla partenza di Sandringham, perché un aumento di peso avrebbe rassicurato il monarca sul fatto che avevano mangiato e dunque si erano divertiti.
Ebbene Carlo III ha abolito l’usanza della bilancia, che è stata riposta.
Natale a Sandringham: colazione, menù e regali
È stata rispettata la tradizione delle colazioni separate: gli uomini mangiano in sala e le donne fanno colazione a letto.
Cosa si mangia? Bacon, uova fritte, aringhe, salsicce, toast, fagioli, funghi etc. Una cosa leggera insomma, ma non per le donne che bevono te con toast e frutta.
A pranzo c’è il tacchino, come ogni anno, accompagnato da cavolini di Bruxelles, patate, carote e pastinaca arrosto. Non mancano purè, ripieno alla salvia, salsa di mirtilli rossi, la salsa di pane ed il pudding natalizio. Niente caviale e niente ostriche, troppo lusso.
Carlo III infine ha conservato la tradizione germanica di aprire i regali il 24 pomeriggio, bevendo il te nella red drawing room. Anche quest’anno i regali dovevano essere frivoli e poco costosi.