Pollini e allergie sono un binomio che va a nozze con l’arrivo di primavera.
Non so da voi ma qui a Cagliari c’è un vento pazzesco da tre giorni, ovviamente sta seminando polline ovunque ed ovviamente io sto fisso starnutendo.
Ci sono dei piccoli accorgimenti che si possono prendere, per evitare d’esser ostaggi continuativi del polline.
Vediamo quali sono.
Pollini e allergie: 12 semplici cose da fare
Purtroppo chi è allergico al polline sa benissimo quali fastidi comporta, è una lotta strenua e continua, ma si può far fronte al problema con piccoli e semplici accorgimenti.
- Consultare il calendario del polline per scoprire in quale periodo ci sarà il picco maggiore (va da sé che è necessario sapere a quali pollini si è allergici). A cosa serve conoscere il periodo della fioritura? Se è prevista un’elevata concentrazione di pollini nell’atmosfera, è consigliabile cominciare ad assumere i farmaci per l’allergia prima della comparsa dei sintomi.
- Nei picchi di polline evitare prati, campagne, parchi e giardini specie con erba tagliata di fresco.
- Evitare le uscite all’aperto durante le giornate ventose
- tenere chiuse le finestre e i finestrini dell’auto ed evitare attività all’aperto o passeggiate in campagna in caso di vento
- usare condizionatori d’aria o generatori di anioni, che abbassano la concentrazione di pollini.
- installare un filtro antipolline, se l’auto ha l’aria condizionata
- eliminare tende, tappetti e tutto ciò che cattura e trattiene il polline. Installare delle zanzariere.
- Evitare passeggiate dopo un’acquazzone perché la pioggia cattura e rilascia polline evaporando
- Usare appropriate mascherine antipolvere nei picchi di fioritura
- Lavarsi i capelli e farsi una doccia dopo esser stati in campagna o in zone alberate
- non stendere il bucato all’aperto per evitare che s’impregni di polline
- attenti all’alimentazione! Evitare il miele in generale, chi è allergico alle Graminacee, ad esempio, deve evitare: mela, anguria, arancia, kiwi, pomodoro, frumento, cereali, arachidi, mandorla, pesca, pera, albicocca, ciliegia, prugna, fragola, lampone; chi alla eviterà more di gelso, basilico, piselli, fico; chi alla betulla eviterà mela, pesca, albicocca, noci, nocciole, arachidi, mandorle, pistacchio, frutta secca in genere, ciliegia, banana, carota, patata, finocchio, sedano
Ricordiamoci che la prevenzione e l’informazione sono importantissime.