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Curare i propri tatuaggi dovrebbe essere una procedura da seguire tutto l’anno, anche se il momento di massima attenzione si dovrebbe avere durante l’estate.

Perché i raggi del sole sbiadiscono i colori e fanno “appassire” le nostre meravigliose tele su pelle, oltre ad avere un impatto piuttosto importante sul derma che è venuto a contatto con l’inchiostro. Spesso si è sentito, anche in tv, quanto sia rischioso esporre i tattoo al sole senza protezione, e non possiamo negarlo, anche senza sapere gli effetti reali sul lungo termine.

In ogni caso è consigliabile, se non obbligatorio, usare sempre la crema solare, almeno durante i tre mesi più caldi dell’anno e specialmente se si va al mare. In spiaggia e in montagna la protezione è obbligatoria e non vogliamo sentire scuse.
Il discorso, poi, si fa più importante se parliamo di tatuaggi freschi di studio. È risaputo che i tatuaggi appena fatti non possano entrare in contatto con sole, cloro, sabbia, sudore e sale per almeno due o tre settimane – in base alla grandezza e al tipo di lavoro fatto – e quindi non è per niente auspicabile farsi marchiare con l’inchiostro prima della partenza verso l’attesissimo mare.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, c’è solo una parola da tenere in conto: cotone. Questo, infatti, protegge dal sole e lascia respirare la pelle, dando la possibilità al tattoo di guarire in sicurezza.
Il consiglio finale rimane comunque quello di evitare di esporre il tatuaggio al sole per troppo tempo, seppur con la crema solare, in caso contrario abbondate con la lozione in modo di averlo sempre riparato.