In Nuova Zelanda e negli USA si sta diffondendo una nuova moda, quella degli “Slow Reading Club”.
Lo “slow reading” è un movimento che ha un duplice obiettivo: da una parte diffondere la lettura e le sue pratiche, dall’altra insegnare a ritagliarsi del tempo, durante la giornata, da dedicare alla lettura, dimenticandosi dei problemi quotidiani e cercando di eliminare lo stress.
I membri degli “Slow Reading Club” si trovano in un caffè e si immergono in una lettura lenta e silenziosa, anche bevendo e mangiando, ma soprattutto rilassandosi. Tutti i partecipanti, fin da subito, hanno tratto dei grandi benefici: più concentrazione, meno stress e maggior sensibilità nel pensiero e nell’ascolto.
Dopo tutto, leggere è un’attività terapeutica, che aiuta a rilassarsi e a staccare la spina dalla quotidianità. Inoltre, la lettura ha il potere di diminuire la percentuale di perdita della memoria in età avanzata e di costruire relazioni più solide tra le persone
Secondo gli esperti, però, le sessioni di lettura dovrebbero essere programmate come se fossero terapie o esercizi fisici, in modo che il cervello possa riabituarsi a dei ritmi di vita più tranquilli e rilassati.
Tuttavia, per poter partecipare a questi gruppi di lettura, la prima regola da rispettare è quella di non avere contatti con la realtà esterna, soprattutto attraverso l’uso di internet o dei cellulari.
Con l’avanzare delle tecnologie infatti le nostre abitudini nella lettura sono cambiate estremamente: ora si legge in modo veloce e distratto, cosa che provoca un calo del livello attenzione e un aumento di stress.
Gli unici dispositivi concessi nei club sono gli e-book e i tablet, a condizione che non abbiano nessun accesso ad Internet o che ne siano scollegati.