stress

Batticuore, mani sudate, respiro affannoso. Sono tutti sintomi di ansia e stress, il male del nuovo millennio. Qualcosa che abbiamo sempre classificato come dannoso per noi e da combattere. Un recente sondaggio svolto in Gran Bretagna infatti ha evidenziato come circa il 44% della popolazione è stressata e il 25% delle malattie sono legate a disturbi da stress e depressione. Inoltre lo stress fa aumentare notevolmente il rischio di contrarre qualsiasi altra malattia, dal raffreddore ai problemi cardiaci perché riduce le difese umanitarie del nostro organismo. È dimostrato che lo stress è poi causa di problemi sessuali e di coppia. Tutto da buttare quindi? Non sarebbe proprio così e lo stress può anche diventare un vantaggio.

Questo almeno è quello che racconta lo psicologo dell’Università di Stanford Kelly McGonigal nel suo ultimo libro. Lo stress sarebbe più vittima che colpevole. I sintomi che il nostro corpo produce quando siamo stressati, come sudorazione eccessiva o batticuore non indicano difficoltà nel vivere le situazioni attuali ma in realtà ci preparano ad affrontare meglio le paure e le ansie che ci aspettano. Secondo McGonial dobbiamo prima di tutto cambiare l’approccio con cui siamo abituati ad affrontare lo stress e questo evitando per esempio soluzioni drastiche come anni e anni di terapia. La chiave è modificare il nostro modo di pensare, trasformando la paura in coraggio.

Il punto di partenza è stato uno studio americano che ha monitorato 30.000 adulti per 8 anni, inizialmente le domande sottoposte erano state le seguenti: “pensi di essere stressato?” e “credi che lo stress sia dannoso per la salute?”. Dopo questa prima analisi si è proceduto nel verificare le effettive condizioni di salute dopo diversi anni e si è scoperto una fondamentale distinzione tra chi aveva dichiarato di essere molto stressato e che questo stress poteva essere causa di problemi e chi invece dichiarava che pure essendo stressato questo non significava per forza affrontare malattie. Il primo gruppo è risultato avere il 40% di probabilità in più di morire rispetto al secondo gruppo, ma non solo, la cosa ancora più sorprendente è che chi dichiara di non essere preoccupato dallo stress è anche più in salute di chi invece non si dichiara per nulla stressato.

La conclusione dello studio è che tutto dipende in fondo da come si affrontano le situazioni, mai farsi scoraggiare da stress, ansia e stanchezza ma affrontarle con positività è l’atteggiamento giusto per trasformare i problemi in opportunità.