La serie preferita, un bel film o un programma, la cena appena conclusa, la famiglia riunita: l’incontro davanti alla tv, era un rituale prezioso, di quelli di cui si avverte l’effimero e, per questo, li si apprezza come se dovessero ripetersi per sempre.
Oggi la situazione è ben diversa: smartphone, tablet e altri svariati schermi rendono l’informazione e i contenuti televisivi facilmente fruibili. Tutto è social, tutto è condiviso, tranne la presenza: nel mondo virtuale il 51% circa degli utenti commenta lo spettacolo a cui assiste in solitaria.
Soli in camera da letto, davanti allo schermo, ma in copiosa compagnia nel salotto del web. Maggiori i modi per arrivare ai contenuti proposti, ma di sicuro responsabili dell’aumento dei minuti visti in tutti i Paesi, Italia compresa, in particolare con una crescita di 4 minuti, anno su anno, questo target registra anche un +12% rispetto al 2010, secondo la ricerca, effettuata su un campione di ventisettemila ragazzi tra i nove e i trent’anni, e illustrata da Andrea Castellari, Senior Vice Presidente e Amministratore Delegato di Viacom per Italia, Medio Oriente e Turchia, a Dogliani (CN) nell’ambito del Festival della TV.
Ed è proprio la ricerca Tv S.M.A.R.T. a fornire, con questo acronimo, le caratteristiche necessarie all’evoluzione del rapporto tra individui e scatola magica: la tv moderna deve essere, infatti, Social, in modo da poter coinvolgere attivamente tutti i telespettatori, più vicini ai personaggi televisivi e agli stessi programmi; deve essere Mobile, quindi fruibile in qualsiasi posto e momento; Accessibile, da tutti, su qualunque device o sistema; deve essere Rilevant, quindi dal contenuto accattivante e virale; e infine Tailored, costruita su misura, in base ai gusti e alle esigenze di ognuno.
Si evolve il modo di approcciarsi alla tecnologia, ai social, alla televisione.
Che i rapporti umani, de visu, diretti, intimi e familiari stiano invece involvendo?