Credit: ecobnb.it

Un po’ casa, un po’ hotel. Sono gli alberghi diffusi, cioè quelle stanze, quelle case disabitate dei borghi italiani che diventano le camere di un albergo. Gli alberghi diffusi rappresentano delle strutture ricettive che permettono di alloggiare avendo a disposizione le stesse comodità degli hotel, ma sono ricavati e pensati per valorizzare strutture già esistenti, senza dover dunque ricorrere all’edificazione di nuovi alloggi, dannosi per l’ambiente circostante.

Invenzione è del tutto Made in Italy, e il suo fondatore è Giancarlo Dall’Ara, che, con il suo albergo diffuso ha suscitato interesse in tutto il mondo, fino a vincere 3 importanti premi internazionali del turismo. Un successo, il suo, confermato anche dalla nascita ogni anno di nuove strutture, e con l’esportazione all’estero dell’idea e dell’obiettivo di fondo: creare un modello di ospitalità originale ma anche un modello di sviluppo turistico del territorio.

Ognuno di essi ha una sua anima, e una sua personalità che lo contraddistingue da tutti gli altri. Si viaggia per uscire dal comune, dal consueto, dall’omologato, perchè albergo diffuso significa entrare a far parte della comunità ospitante, vivere veramente il luogo in cui si soggiorna e soprattutto viverlo autenticamente. Noi ci abbiamo provato – virtualmente parlando – per questo vi proponiamo un viaggio che attraversa tutta l’Italia basandoci sui migliori alberghi diffusi del Bel Paese.

Sauris – Friuli Venezia Giulia

Credit: marcopolo.it
Credit: marcopolo.it

L’albergo diffuso di Sarius è uno dei migliori di tutta la penisola. Si tratta di un antico borgo delle Alpi Carnie che è tornato a vivere in un contesto di sostegno allo slow tourism ed alla mobilità sostenibile, preservate principalmente grazie alla sua caratteristica posizione protetta e isolata.
Inseguito al terribile terremoto degli anni ’70, questo è stato uno dei primi alberghi a prestare ospitalità nella zona; e il merito va tutto ai suoi abitanti, che con grande forza e capacità imprenditoriale hanno saputo ricostruire questo meraviglioso luogo. Con questa costruzione è stato possibile il recupero di stalle, fienili e abitazioni, trasformate in unità ricettive.

Castel San Giovanni della Botonta – Umbria

Credit: ecobnb.it
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Siamo in un borgo dell’Umbria, nella verde provincia di Perugia nella quale sorge l’Albergo Diffuso Torre della Botonta. L’intero complesso risale al 1300 ed è stato completamente riutilizzato in tutte le sue parti: la banca, l’antico comune, il forno e la torre di guardia.
Caratteristico di quest’albergo sono i soggiorni affrescati, gli antichi camini e grotte di collegamento tra diversi ambienti, coniugati ad accessori minimal e alle più moderne possibilità di confort. Per godere dell’antico senza perdersi un attimo del moderno.

Santo Stefano di Sessanio – Abruzzo

Credit:  ivdm.it
Credit: ivdm.it

Siamo nella provincia dell’Aquila, e l’albergo diffuso Santo Stefano di Sessanio si è sviluppato, anno dopo anno, come albergo ecosostenibile, con alloggi ristrutturati secondo un attentissimo progetto di recupero architettonico e culturale ha portato ad una crescita dell’interesse turistico verso questo borgo. Il borgo si è conservato esattamente identico nel tempo, perché ha conosciuto la piaga dello spopolamento quando diverse generazioni sono emigrate altrove per inseguire una condizione di vita migliore.

Sotto le Cummerse – Puglia

Credit: locorotondo.introducity.it
Credit: locorotondo.introducity.it

In provincia di Bari, più precisamente nella località di Locorotondo, c’è l’albergo diffuso Sotto le Cummerse. Si tratta di dieci appartamenti con cucina collocati nel centro storico del borgo ed arredati in arte povera. Il progetto di ricostruzione di questo albergo diffuso è nato per per valorizzare il centro storico ed allo stesso tempo per offrire agli ospiti alloggi dotati di ogni comfort ed all’insegna della tranquillità e del relax.

Torri Superiore – Liguria

Credit: ecobnb.it
Credit: ecobnb.it

A due passi da Ventimiglia, ma lontano da tutto quello che ci circonda quotidianamente c’è il villaggio Torri Superiore, che è un perfetto esempio di recupero sostenibile di un borgo medievale. Un vero e proprio gioiello di architettura popolare trasformato in un centro di accoglienza turistica e di ricerca di una sostenibilità ambientale da un gruppo di giovani volenterosi.

Borgo dei Corsi – Toscana

Credit: borgodeicorsi
Credit: borgodeicorsi

Ortignano Raggiolo, in provincia di Arezzo: un borgo medievale quasi interamente in pietra, immerso nel verde. Questo è il luogo in cui nasce l’albergo diffuso Borgo dei Corsi, composto da 11 appartamenti con cucina, di varie dimensioni e ristrutturati nel pieno rispetto delle caratteristiche tipiche dell’architettura toscana. La sua particolarità sono i materiali della zona usati: pietra, legno e mattoni a vista tra i principali.

Malvarina – Umbria

Credit: bellaumbria
Credit: bellaumbria

Questo albergo diffuso si trova ad Assisi, ed è perfetto per chi vuole trascorrere una vacanza di relax immerso nella campagna delle colline dell’Umbria. Malvarina ospita i turisti dal 1989, e Malvarina è anche il nome dell’azienda agricola biologica che ospita gli alloggi destinati ai viaggiatori, nei quali si trovano a disposizione dei visitatori prodotti ecocompatibili.