Due notizie importanti portano sotto i riflettori William d’Inghilterra: la prima riguarda la serie tv che vede protagonista la famiglia reale e la seconda riguarda il covid19.
William d’Inghilterra furioso con Netflix che ha sfruttato i genitori
William ha accusato Netflix di aver sfruttato Carlo e Diana per fare soldi.
Nella quarta stagione di The Crown infatti compaiono i genitori del futuro erede al trono.
E’ Diana in particolare uno dei protagonisti principali della quarta stagione della saga reale ideata con successo planetario da Peter Morgan.
Un tabloid britannico ha commentato: “Il duca di Cambridge non ne è molto soddisfatto. Sente che entrambi i suoi genitori vengono sfruttati e presentati in modo falso e semplicistico per fare soldi. In questo caso, si tratta di trascinare cose accadute durante tempi molto difficili 25 o 30 anni fa senza pensare ai sentimenti di nessuno. Molte cose mostrate non rappresentano la realtà”.
Vengono buttati in pasto agli spettatori la bulimia della principessa, la relazione del principe con Camilla Parker Bowles etc.
Qualcuno sospetta che dietro ci sia Harry ed il Mail on Sunday ha affermato: “Ci sono perplessità sul fatto che Harry abbia preso milioni dalla società che sta dietro a tutto questo. Dopo tutto, da dove vengono gran parte dei profitti di Netflix? Da The Crown”.
William d’Inghilterra positivo al covi19
Il principe William fu contagiato in aprile dal coronavirus ma la casa reale, che sudava freddo, non ha voluto rivelarlo. A dire il vero è stato proprio il duca a non volerlo dire per non allarmare ancora di più la nazione.
Il Mirror ha riportato la notizia “Il Duca di Cambridge, 38 anni, ha seguito le linee guida del governo isolandosi da solo a casa, ma il giornale britannico riporta che è stato «colpito piuttosto duramente dal virus». Il principe Wiliam è stato curato dai medici di Corte ma ha preferito tenere segreta la diagnosi perché non voleva causare allarme”.
Lo stesso duca ha detto “Non c’erano sintomi importanti e per questo non ho voluto preoccupare nessuno“.