Era il lontano 1984 quando Jean-Louis Dumas, stilista della maison francese Hermés, incontrò in un volo Parigi-Londra l’attrice Jane Birkin. Dumas, oltre che dalla sua bellezza e dalla sua simpatia, rimase particolarmente colpito dalla moltitudine di roba che Jane teneva all’interno la sua borsa “Spesso viaggio con un cestino di vimini perché nessuna delle mie borse riesce a contenere tutte le mie cose” gli disse l’attrice. E da lì l’illuminazione.
Dumas si mise all’opera e modificò alcuni aspetti di un modello basico di borsa di casa Hermès che venne poi ribattezzata con il nome di Birkin, in onore dell’attrice.
La Birkin di Hermès, insieme alla “sorella” Kelly, è considerata la borsa più costosa al mondo e di conseguenza alla portata di pochi. Ma una borsa Hermès è come un diamante: per sempre. Ma non per Jane Birkin.
Infatti l’attrice, sempre in prima linea nelle cause benefiche, ha deciso di mettere all’asta la sua storica Birkin per raccogliere fondi a favore di Anno’s Africa, una fondazione che si occupa di offrire un’educazione artistica ai giovani nelle città più povere del continente africano.
Il prezzo d’asta di partenza è di 10.000,00 dollari ma è assai probabile che possa arrivare a sfiorare i 100.000,00. Anche Charlotte Gainsbourg, la figlia della Birkin nata dalla sua relazione storica, quanto scandalosa, con il cantante e musicista Serge Gainsbourg, ha deciso di mettere all’asta- sempre per questa causa -un’altra borsa di lusso, ovvero un’edizione speciale della City Bag di Balenciaga.