Mediaset programmi spazzatura ancora in onda, perché dovremmo evitarli?
La rete del defunto “cavaliere” ha iniziato a prendere il declino con l’arrivo di format come il Grande Fratello, o Ciao Darwin e simili.


È passata da tv all’avanguardia e informazione a tv della disinformazione, dove si deve a tutti i costi distrarre il telespettatore dai problemi della nazione, gli si deve mostrare che nulla di ciò che accade va preso seriamente.
Peggio di tutto c’è che bisogna inculcargli i valori di Dio, casa e chiesa (come dimenticare Salvini e la D’Urso che pregano?). Se proprio deve pensare bisogna costruire dei programmi ad hoc, dove si parla di politica ma essendo di parte.


Mediaset programmi spazzatura: perché evitarli?


Di fondo programmi come La pupa ed il secchione, il Grande Fratello e i vari reality non apportano nessun tipo di beneficio alla mente.
Sono programmi di “distrazione di massa”, travestiti da programmi leggeri e simpatici “per staccare la spina” ma in realtà servono a creare disinformazione ed offendono l’intelligenza.
Poi abbiamo i programmi di Bonolis, come Ciao Darwin ed Avanti un altro, che da programmi divertenti e rilassanti sono passati ad essere programmi di esibizione di nudo femminile, ripieni di trash, stereotipi e luoghi comuni.
Mediaset Spagna, l’anno scorso, ha abolito il trash: niente più programmi spazzatura.
E in Italia? In Italia Piersilvio sposta i programmi, l’Isola dei famosi non si sa dove andrà e medita di riaprire La Talpa.
Ma siamo seri?

Mediaset è una tv per i vecchi, i giovani scelgono lo streaming


Sarà che i tempi cambiano, che ormai le pay tv ed internet sono all’ordine del giorno, Mediaset, come la Rai è diventata una tv per vecchi.
I giovani la seguono poco e nulla, un po’ perché Mediaset non ha nulla da offrire di nuovo, né di minimamente interessante, un po’ perché si sono stancati della solita minestra riscaldata.
Dati alla mano: Il 71% dei 18-34 enni usa le piattaforme streaming per guardare serie tv mentre solo l’11% sceglie la TV tradizionale (indagine condotta da The Trade Desk, leading advertising technology platform globale e YouGov).
I giovani intervistati guardano serie drammatiche o commedie e documentari, in streaming.


Il consiglio è di cercare piattaforme online che offrano contenuti seri, variegati ed interessanti e spegnere la tv tradizionale affossando così definitivamente i loro ascolti.
Anzi meglio: aprite un libro.