La cinofobia è la fobia dei cani e per molti è una condizione invalidante, che li porta a stare all’erta ogni volta che escono di casa.

Come tutte le fobie si caratterizza per una paura molto forte e molto spesso immotivata.

Questo terrore dei cani causa ansia, panico, tachicardia e varia da persona a persona.

Oggi vediamo in termini molto semplici cosa la scatena e cosa si può fare per tenerla sotto controllo.

La cinofobia è sempre causata da un trauma?

Le cause della cinofobia possono essere diverse.

Generalmente è sì causata da un trauma, quindi la persona ha avuto un’esperienza passata negativa o traumatica con un cane, come un morso o un attacco, può innescare la paura e contribuire allo sviluppo della fobia.

Tuttavia c’è una porzione di casi in cui il timore dei cani è stato inculcato dai genitori in tenera età, molto spesso infatti i bambini sono curiosi e vogliono accarezzare gli animali, vi sarà capitato di vedere genitori che si allarmano e sgridano i figli “perchè i cani mordono”. Questo è un atteggiamento molto sbagliato che può indurre allo sviluppo di fobie. Soprattutto se il genitore è un soggetto cinofobico, i figli possono emularlo.

Come si affronta la cinofobia?

In primis c’è da dire che occorre fare una CBT ovvero una terapia cognitivo-comportamentale, da attuare con un terapeuta. Lo scopo è identificare i pensieri irrazionali o negativi associati alla paura dei cani e ad affrontarli in modo più razionale.

L’apprendimento di tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo può essere utile per ridurre l’ansia e il panico associati alla fobia dei cani.

Se ci si trova di fronte ad un cane ecco cosa si deve fare:

  • Stare calmi, la paura innesca il panico, bisogna ricordarsi che la maggior parte dei cani è innocua.
  • Evitare di correre o urlare, spaventare il cane può causare una reazione imprevedibile, potrebbe anche pensare che la persona vuole giocare e abbaiare e saltare. È importante anche non fissare il cane.
  • Allontanarsi gradualmente e chiedere aiuto se si sta avendo un attacco di panico.