Le sessioni d’esame sono quei periodi dell’anno che potremmo definire orribili, tuttavia esistono delle cose ancora più agghiaccianti della sessione d’esame stessa: le domande e le affermazioni che ci rivolgono conoscenti, parenti ed amici nelle settimane in cui ci rintaniamo in casa e cerchiamo di evitare l’apocalittica bocciatura. Quali sono le più frequenti e quelle che ogni studente detesta di più? Scopriamole insieme e tenetele bene a mente, se non volete essere vittime di omicidi.
1. “A che punto sei?”
La domanda che fanno tutti i colleghi di corso. È la più crudele e maligna, quella che ti fa stare male e ti fa venire voglia di strozzare chi te la pone. Uno studente sotto esame non è cosciente della situazione in cui si trova: salta da un capitolo all’altro, schematizza e riassume a caso, ripete un’ora sì ed un’ora no. Insomma, non lo sa neanche lui a che punto è, figuriamoci se lo viene a dire a voi.
2. “Mica vorrai uscire, con tutto quello che ancora devi studiare ?”
Il grado di cattiveria raggiunge il livello massimo con questa domanda. Il povero disgraziato vive già nell’ansia di sprecare minuti preziosi, voi in questa maniera raddoppiate solamente le probabilità di una crisi di nervi. “Sto uscendo per andare a prendere un litro di latte, non sto partendo per il carnevale di Rio de Janeiro“. Che ansia.
3. “Ma cos’hai? Sei così sciatta”
Beh, non saprei, vediamo: sono chiusa in casa a studiare da settimane, la mia estetista probabilmente è andata in pensione e i miei capelli sono raccolti in uno pseudo-chignon da giorni. Tra l’altro conosco perfettamente la mia pietosa situazione estetica, ma sono talmente scema che preferisco studiare gli 80 capitoli che mi restano prima dell’esame piuttosto che limarmi le unghie ed esercitarmi con l’ eyeliner.
4. “Sai che c’è un altro libro da studiare?”
Questa è la classica domanda jolly del compagno di corso che vuole eliminare la concorrenza. Lui lo sa dalla prima lezione che esiste un altro libro da fare – in realtà lo ha già studiato l’estate scorsa – ma si preoccupa di informarvi solo 48-30 ore prima dell’esame. Ovviamente il libro è di 300 pagine scritte in aramaico.
5. “Lo passerai alla grande”
Certo, poi però se verrò bocciata sarà su di te che passerò alla grande, con un camion a 10 ruote.
6. “Io verrò bocciata, sicuramente”
La migliore di tutti i tempi, ovviamente pronunciata dal tizio o dalla tizia che ha la media del 32,5 e ogni volta ad ogni esame deve recitare questo pietoso teatrino. Smettetela, per favore.
7. “Hai studiato proprio tutto?”
Se intendi anche il sommario e le didascalie vicino alla foto del professore che ha scritto il libro, allora no. Ho ancora un minimo di senno, a differenza tua.
8. “Stai studiando sempre per lo stesso esame?”
Il sadicismo di chi ama sottolineare il fatto che tu stia studiando per un esame a cui la volta scorsa eri stato bocciato. Cattiveria allo stato puro.
9. “Ma stai studiando?”
La preferita delle mamme, lontane o vicine, te la devono ripetere almeno una volta al giorno. Così, tanto per farti diventare scemo.
10. “Che giorno hai l’esame?”
Divertente come una botta in testa. Secondo voi uno studente vi dirà mai la data del suo esame quando pregate per vederlo fallire ogni volta? Scordatevelo.