In che modo chiami il “tuo periodo”? Ce ne sono sicuramente tantissimi: dal semplice e tradizionale, nonché corretto, “ciclo mestruale” al più allegorico “supplizio”; c’è chi usa anche i termini “tortura”, “obbligo”, “incubo” fino al “maledetto sia quel giorno…”. Una serie di espressioni, più o meno colorate, per indicare i 5/6 giorni al mese più brutti, fastidiosi e antipatici per una donna.
Ma quali possono essere le altre espressioni, anche internazionali o provenienti da altre lingue e culture, per definire proprio quel periodo lì?
La visita di zia
Un modo di dire alternativo e originale per indicare il ciclo mestruale: paragonarlo alla visita di quella zia che proprio non sopporti, che non fa altro che stropicciarti di coccole e martoriarti le guanciotte all’urlo di “E il fidanzatino? Come sei diventata grande!”
Tempo della Luna
Perfetto per indicare i continui sbalzi d’umore e l’irritabilità.
Una marea rossa
Molto usato soprattutto per parlare del flusso: abbondante o no, l’idea della “marea”, o del fiume in piena, è una tra le più amate dalle donne di tutte le età.
Il regalo di madre natura
Già, perché madre natura ha deciso di rovinarci così tanto l’esistenza? E via con imprecazioni e maledizioni contro colei che ha permetto tutto questo strazio.
Squalo
Siamo un po’ troppo nervose, irascibili, cattive e antipatiche? Bene, proprio come uno squalo affamato.