Anche quest’anno ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, per dire basta alle discriminazioni, alle paure e alle ingiustizie, per dire stop all’odio senza confini, alle denigrazioni, alle offese, alle minacce, alla violenza. Una giornata perfetta per ricordare quanto sia bello e importante l’amore, qualsiasi sia la sua forma, il suo colore, la sua preferenza.
Oggi, Domenica 17 maggio, si festeggerà in tutto il mondo la Giornata internazionale contro l’omofobia 2015. Dal 17 maggio del 2007, ogni anno, in questa giornata, si lotta e si combatte contro chi dice “no” alle coppie gay. Questa data è stata scelta per un motivo ben preciso: nel 1990, proprio il 17 Maggio, è stata rimossa dalla classificazione internazionale delle malattie mentali stilata dall’OMS.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto lasciare un messaggio: “In occasione della nona Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone. Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana – osserva il Capo dello Stato – è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perchè purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori”, aggiunge.
L’Arcigay è mobilitata da giorni in molte città, con iniziative e campagne di sensibilizzazione.