Credit: Dailystorm.it

Oggi è Pasqua, ma non solo. Oggi è anche il “420 Day”, che in gergo comune è la “giornata mondiale della Marijuana”.

Da Hyde Park, il cuore verde di Londra, a Denver, negli Stati Uniti d’America, passando per altre piccole-grandi città, migliaia di persone si ritroveranno nei parchi per accendersi tutti insieme uno spinello, e manifestare così.
Alle 4.20 del pomeriggio, ora locale, tutti aspireranno dal proprio spinello: atto irriverente e di disobbedienza collettiva per lottare a favore della liberalizzazione della cannabis.

Perché proprio il 20 di Aprile? Il numero 4/20 (e più brevemente 420) nella cultura popolare americana è da anni un numero in codice per la Marijuana.
Il mito narra che correva l’anno 1971 quando tutto ha avuto inizio. Cinque ragazzi della San Rafael High School, in California, erano venuti a sapere dell’esistenza di una piantagione di Marijuana abbandonata nelle vicinanze di Point Reyes, a solo un’ora di macchina dalla scuola.
Affascinati dall’idea di scoprire il loro tesoro nascosto, i ragazzi si diedero appuntamento fuori dall’edificio scolastico alle 4.20 del pomeriggio per partire alla ricerca della piantagione.
La spedizione fu un buco nell’acqua.

Non si sa se questo tesoro (ciò la piantagione di Marijuana) sia mai realmente esistito, ma i cinque ragazzi non si diedero pace e continuarono a darsi appuntamento, fuori scuola, tutti i giorni alle 4.20 p.m. per (ri)partire verso Point Reyes. Ovviamente fumavano spinelli per tutto il viaggio.

Il numero divenne il loro codice, che passarono inizialmente ai loro compagni più stretti, ma che poi si diffuse per tutta San Rafael.
Il successo nazionale del “420 Day” venne però grazie al gruppo rock dei Grateful Dead, paladini degli hippie dalla fine degli anni sessanta, diventati oggi vere e proprie icone per gli incalliti fumatori di cannabis.

L’abitudine di celebrare la “giornata della marijuana” il 20 di Aprile di ogni anno si è diffusa sempre di più man mano che la campagna per la liberalizzazione ha guadagnato consensi internazionali.
Nel 2013 ad Hyde Park c’erano 10 mila persone per il “420 Day”, e quest’anno, dice Greg De Hoedt, presidente dello Uk Cannabis Club, “saremo ancora di più”.
Feste con musiche, danze, spuntini e fumante in compagnia. Feste ancora rigorosamente illegali.

[credit: DirittiGlobali]