Ad agosto 2025, Annalisa spegne le sue prime quaranta, un traguardo che non suona affatto come “mezza età”, ma piuttosto come apice di una rinascita artistica e personale.
Sposata dal 2023 con Francesco Muglia, manager amante del mare, la cantante ha scelto di condividere con il pubblico non solo le canzoni, ma anche le sue fragilità, le sue provocazioni e la sua libertà.
“Ma io sono fuoco”: la dichiarazione di Annalisa che diventa album
Il titolo del suo nuovo disco suona quasi come una firma: Ma io sono fuoco. Dentro, non c’è solo musica, c’è l’urgenza di reagire, trasformare il male in opportunità, dire “io ci sono” quando tutto sembra travolgerti.
E lei lo racconta con ironia: “Oggi sei santa o peccatrice nel giro di un minuto”, una battuta, certo, ma che nasconde il peso del giudizio sociale.
Musicalmente, il disco abbraccia i toni degli anni ’80, tra synth e melodie pop ballabili, con qualche incursione verso il groppo dell’anima.
Nei testi, la voce femminile esplora rapporti vissuti, scontri emotivi, e persino la fatica, “Pungo i maschi, sono superficiali” dice Annalisa, senza troppi giri di parole.
Vita privata & libertà: baci, giudizi e identità
Non è un segreto che Annalisa abbia scelto di aprirsi in modo inedito. In passato ha confessato: “Ho baciato una donna, sono una persona libera”, rompendo il silenzio con discrezione e coraggio.
Nel nuovo ciclo di canzoni, le tensioni con il giudizio altrui emergono costantemente. Aggiunge: “I giudizi non mi fanno dormire la notte”.
Eppure non si ritrae: la libertà, sentimentale, psicologica, creativa, è l’ossessione che sfiora ogni verso del disco.
Annalisa non evade: quando le chiedono di Gaza o delle tensioni globali, risponde con cautela ma con sincerità, non è facile “cantare” il caos, ma ci sta pensando.
E quando il mondo la giudica, lei alza il volume, mette in scena la sua trasformazione, esplora la propria voce con nuova profondità.



