Apparentemente, esiste un solo modo per ottenere delle deliziose patatine fritte (o meglio french fries), ma nella realtà dei fatti la patata non è l’unico alimento che permette di preparare questo celebre e invitante contorno. Sono già state sperimentate, infatti, non una, bensì tre alternative al tradizionale ingrediente primario. Parliamo della manioca, della piantaggine e dei ceci.
La notizia non è poi così strana se si considera che altri ingredienti erano stati utilizzati, in precedenza, per cucinare le patatine fritte. Tra questi ricordiamo la pastinache, le patate dolci, i cavoli, le zucchine, ma sopratutto l’avocado. Quest’ultima ricetta non ha però riscontrato esiti positivi e salvo miracoli, è certamente meglio deliziare delle proprietà afrodisiache di questo frutto tropicale piuttosto che di una sua versione improvvisata alla french frie.
Detto ciò vediamo come le vere patatine fritte, quelle che amiamo gustare anche da Mac Donald, si presenterebbero se al posto della patata utilizzassimo la manioca, la piantaggine, o i ceci.
Manioca
La manioca, pianta di origine sudamericana, è considerata un buon sostituto della patata. Difficile da trovare presso i rivenditori di verdure e ortaggi, la manioca dovrebbe essere consumata preferibilmente entro due o tre giorni dalla raccolta. Per il consumatore, dunque, è buona norma osservare il suo interno prima di procedere nell’acquisto. Infatti, la radice, che è anche la parte commestibile di questa pianta, quando non è più buona tende a diventare nera, anziché mantenere il suo naturale colorito bianco.
Per preparare le patatine fritte con la manioca, bisogna seguire lo stesso procedimento che adotteremmo con la patata: occorre pelare il tubero, tagliarlo in piccole fette e cuocerlo per 30 minuti circa per farlo ammorbidire. Fatto ciò, attendete che la manioca si raffreddi e dividete ancora a metà le parti che avete ottenuto, ricordandovi di togliere lo stelo. Le patatine verranno fuori un po’ grosse ma se proverete a ridurle, trasformerete il composto in una poltiglia. Meglio evitare.
Il risultato sarà comunque eccellente. Le patatine raggiungono infatti subito un colore dorato. Sono croccanti, deliziose, invitanti e leggermente dolci al centro. Unico neo è il procedimento. Davvero laborioso. Necessaria soprattutto è tanta forza per tagliare il tubero.
Ne vale la pena però, almeno una volta: sono super appetitose sopratutto con maionese e una spruzzata di lime.
Banana
Esistono due tipi di banana: la prima è verde all’esterno, la seconda gialla. Per questa ricetta, si potrebbero utilizzare entrambe. Scopriamo insieme i risultati.
Il metodo di preparazione è lo stesso utilizzato con la radice di manioca. Dopo aver pelato e tagliato la banana verde vedrete che questa rimane rigida al punto giusto per dare la croccantezza desiderata. L’effetto con le banane gialle, invece, è che queste, una volta cotte, sono super saporite ma risultano inzuppate.
Il giusto grado di maturità delle banane risulta quindi davvero importante per un buon esito. Le banane verdi utilizzate nella ricetta che vi abbiamo illustrato erano probabilmente un po’ troppo immature, mentre quelle gialle erano dolci, dense e leggere, caratteristiche che non fanno di certo pensare alle patatine fritte cui siamo abituati.
Alla fine, la variante con le banane verdi è, senza dubbi, la migliore: assolutamente da provare.
Ceci
Ultimo cibo da aggiungere alla lista della spesa è la farina di ceci. Sempre disponibile nei negozi, si trova però spesso in confezioni troppo grandi riposte in aree strane.
Una volta acquistata la farina di ceci, ci possiamo immergere nella fase preparatoria. In questo caso non abbiamo bisogno di un pela patate, ma solo di un misto di farina e acqua, da riscaldare finché non diventa una sorta di crema, che deve essere poi riversata in un vassoio e appiattita prima che si indurisca. Una volta che questa crema è diventata una lastra, si taglia per formare dei bastoncini di patatine fritte.
Il risultato è sconcertante. Le patatine sono dorate e croccanti. La farina di ceci in più consente di cucinare il nostro piatto, saltando tutto quel noioso e lungo processo di pelatura, che nessuno ama. Queste patatine sono ottime da sole oppure con un hamburger, poiché non ne nascondono il sapore.
Non resta che dirvi, sperimentate e lasciate i vostri commenti.
Questi metodi alternativi sembrano davvero super invitanti.