Queste ricette fuori di testa probabilmente ti toglieranno l’appetito.

Hai mai pensato che la tua cena più strana sia stata una pizza con l’ananas?
Preparati a cambiare idea.
Nel mondo ci sono piatti che sfidano ogni logica gastronomica, offendono il palato occidentale ma rappresentano cultura, sopravvivenza e tradizione.
Ecco 5 ricette bizzarre che vengono realmente cucinate, servite… e mangiate con gusto.

Ricette fuori di testa: dalle Filippine alla Sardegna


Nelle Filippine troviamo il Balut: è un uovo di anatra fecondato, bollito e mangiato… con l’embrione al suo interno.
Al 14°-21° giorno di incubazione, l’anatroccolo è già formato: piume, becco e ossa compresi. Viene cotto così com’è e servito con un pizzico di sale o aceto. L’embrione è tenero, e l’albume spesso gommoso. In molte culture asiatiche è considerato un potente afrodisiaco e un alimento ricco di proteine. I filippini lo considerano una prelibatezza da strada e un afrodisiaco.
Solo per stomaci forti e ad occhi chiusi.

Questo è davvero impossibile che non lo conoscete: il formaggio vivente!
Dalla pittoresca Sardegna arriva un formaggio il Casu Marzu, letteralmente “formaggio marcio”.
È un pecorino colonizzato da larve vive di mosca casearia. Le larve digeriscono il grasso, trasformando il formaggio in una crema forte, intensa e piccante.
La presenza delle larve è considerata essenziale: se sono vive, il formaggio è “buono”; se sono morte, potrebbe essere andato a male. È vietato dalla legge europea per motivi igienici, ma resiste come specialità clandestina in contesti rurali.
Il vero dilemma? Mangiarlo con o senza larve ancora vive e saltellanti.
Il parmigiano ti sembrerà noioso dopo questo, fidati.

Ricette per stomaci forti: dall’Islanda alla Svezia alla Micronesia


In Islanda è famoso l’ Hakarl ovvero carne di squalo della Groenlandia, fermentata per mesi e poi appesa ad essiccare per altrettanto tempo.
Lo squalo è tossico da fresco, quindi viene “marinato” con l’aiuto della natura (batteri e ammoniaca inclusi).

Il risultato è un cubetto di carne gelatinosa, dal sapore amarognolo e dall’odore di ammoniaca così forte che anche i locali lo mangiano con cautela. Si serve come antipasto tradizionale accompagnato da brennivín, un distillato locale: alcolico per dimenticare.
Anthony Bourdain lo definì “la cosa peggiore che abbia mai mangiato”.

In Svezia troviamo il Surströmming, aringa del Baltico conservata in lattina per mesi. Quando la apri (rigorosamente all’aperto), vieni investito da un’ondata di odore pestilenziale: uova marce, formaggio andato a male, pesce morto.
Eppure, in Svezia è una specialità.

Si mangia con pane sottile (tunnbröd), cipolla e patate per bilanciare il sapore intenso. Oltre alla sfida olfattiva, c’è quella fisica: le lattine tendono a gonfiarsi per il gas della fermentazione e possono esplodere!
È una sfida virale su YouTube da anni.

Chiudiamo con la zuppa di pipistrello in Micronesia. È una zuppa tradizionale con pipistrello intero bollito in latte di cocco e spezie.
Il pipistrello viene servito con ali, pelliccia e muso ancora visibili. Alcune versioni lo lasciano intero nel piatto, come “garnish” macabro. Per le popolazioni locali è una ricetta sacra e nutriente.
Altro che pollo al curry!

Hai ancora fame?
Queste ricette non sono solo stranezze gastronomiche: raccontano culture, risorse del territorio e antiche necessità. Certo, tra il dire e il mangiare, ci passa un bel respiro profondo.

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