La Disney ci ha sempre fatto sognare, con le sue storie ed i suoi personaggi, e continua a farlo tutt’ora. Bambini ed adulti si uniscono nella stessa passione, quella per gli animali parlanti, per le fate ed i geni capaci di realizzare sogni e desideri impossibili, per le principesse con splendenti capelli lunghi e con vestiti che ogni donna vorrebbe indossare, almeno una volta nella vita.
Tra le principesse, però, ce n’è una che di vestiti belli non ne ha tanti, almeno finché la strega Ursula non le dona le gambe, in cambio della sua voce. Stiamo parlando di Ariel, la principessa figlia del re Tritone, che vive con le sorelle “in fondo al mar“, nell’Oceano Atlantico, in un bellissimo regno chiamato da tutti gli abitanti del mare Atlantica.
Ve la ricordate tutti Ariel, vero? Lunghi capelli rossi, intensi occhi azzurri, coda verde e costume a conchiglia viola. Ma solo perché vive nell’Atlantico. Se Ariel fosse nata in un altro ambiente, infatti, la sua figura sarebbe completamente diversa: ad immaginarla è stato Joseph Shaw, docente associato presso un’università, l’Indiana University School of Public and Environmental Affairs, insieme alla figlia Emma, un’esperta di sirene.
Se Ariel vivesse nelle barriere coralline, sarebbe più piccola e molto più colorata.
In mezzo alle barriere coralline la sua coda non sarebbe più solo verde, ma assumerebbe colori diversi, con strani effetti di mimetismo. Per difendersi dai grandi predatori, invece, sarebbe molto più piccola: solo così, infatti, riuscirebbe a nascondersi tra le varie barriere e non farsi cogliere di sorpresa da squali e simili.
Se Ariel vivesse nell’Oceano aperto, sarebbe velocissima e viaggerebbe in gruppo per coprire le lunghe distanze.
Il colore della schiena sarebbe più scuro, quello del ventre più chiaro: in questo modo i predatori avrebbero più difficoltà nel trovarla. Sempre per prevenire i predatori, Ariel avrebbe meno fronzoli per avere un movimento più agile e veloce. Inoltre, avrebbe anche capacità di comunicazione più avanzate – e in questo caso la sua voce sarebbe l’unica cosa importante.
Se Ariel vivesse nel Mar Artico, sarebbe protetta dal gelo.
Protezione dovuta alla presenza di geni antigelo, come quelli che hanno le balene. Questo però sarebbe causa di un fisico più robusto, proprio perché il metabolismo sarebbe molto più lento. Come più lento sarebbe anche il movimento della Sirenetta.
Se Ariel vivesse nel profondo blu, avrebbe tentacoli e sarebbe cieca.
La mancanza totale della luce porterebbe la Sirenetta a diventare completamente miope. Così, per potersi orientare, Ariel avrebbe dei lunghi tentacoli e potrebbe anche avere delle luminescenze sul corpo per essere più visibile.