Mamme, gioie e dolori. Una mamma è una cameretta in ordine ed un litigio in più, è tanto amore e tante litigate, senza considerare che se si parla di mamme e di figlie femmine allora sì che arrivano i dolori.
Siamo cresciuti, più o meno tutti, a pane e Disney e nella maggior parte dei casi tutte le bellissime principesse che animavano la storia erano -poverine- orfane di madre.
Abbiamo avuto, quindi, il piacere di guardare solamente il rapporto padre figlia, un rapporto spesso idilliaco, movimentato da qualche gelosia e poco più. Poi, per fortuna, è arrivata Rapunzel a riscattare tutte le figlie addette alle pulizie per conto di mamme tiranne e Merida, la principessa scozzese che ha subito delle torture pari a quelle cinesi per domare i suoi meravigliosi riccioli secondo il desiderio materno.
College Humor, un sito che si occupa di editare fumetti e disegni -solitamente ironici- ha pensato bene di creare delle vignette in cui sono presenti le madri di alcune delle principesse Disney.
Il risultato è davvero divertente, osserviamole insieme.
Atlanta è la mamma di Ariel e delle sue sei sorelle, compare per alcuni minuti nel film “La Sirenetta 3”.
Madre di sette figlie femmine – Aquata, Andrina, Arista, Adella, Alana ed Ariel – la regina dei mari, moglie di Tritone, sembra conoscere bene l’argomento degli amori adolescenziali. Arriverebbe in soccorso di Ariel, sgridata dal papà geloso per sostenere: “Tritone, calmati. Si tratta di una semplice cotta da adolescenti, tra un mese sarà finito tutto.”
Belle, la figlia di Maurice, un inventore strampalato, alla fine sposa la bestia che l’ha tenuta prigioniera nel suo castello. Lo so, detta così è davvero shockante ma è la verità anche se avete sognato insieme a Lumiére e Tockins cantando Stia con noi.
La mamma di Belle, in questo caso, vuole bloccare le nozze tra sua figlia e la Bestia sostenendo che quest’ultima sia vittima della Sindrome di Stoccolma, una predisposizione psicologica che si manifesta tra vittima e carceriere secondo cui la vittima s’innamora del suo carnefice.
Nel caso di Cenerentola ci troviamo in un negozio di scarpe, ovviamente, dove Cenerentola afferma sicura guardando sua madre: “Sono sicura che se tu fossi ancora viva mi chiameresti con il mio vero nome e non sarei costretta a dormire vicino il camino”. Sua mamma, però, non è poi così sicura.
Confidenze tra mamma e figlia per Pocahontas che confessa, riferendosi a John Smith: “Insomma è molto carino anche se ci considera dei selvaggi”.
La risposta di sua mamma non si fa attendere e non si tratta di ironia inglese.