Avete presente Uber, l’azienda che mette in contatto clienti e autisti privati?
Bene, il principio è lo stesso. Ma Ohlala è un portale che mette in contatto potenziali clienti e professioniste del sesso.
La creatrice è Pia Poppenreiter, manager austriaca di 28 anni, non uova in questo ambito. Ci aveva già riprovato ma fallendo miseramente ha deciso di apportare delle modifiche e ributtarsi in un settore in forte crescita.
Nulla di più facile, si entra nel sito, ci si crea un account e si inizia a cercare tra i profili delle ragazze quella che preferiscono. Una volta trovata, il potenziale cliente può mandare una richiesta di appuntamento. Ma attenzione, perché la donna in questione ha piena libertà di accettare come di rifiutare. E soprattutto qualora decidesse di accettare può fare il prezzo che desidera e comunicarlo a sua volta al cliente.
Inoltre, prima dell’incontro, il cliente e la escort hanno la possibilità di parlarsi attraverso una chat privata. E il tutto avviene in modo “discreto, sicuro e senza complicazioni”, come recita il sito di “Ohlala”.
Ma in realtà Ohlala non è solo un portale di sex-date. Infatti il sito è aperto anche a donne non professioniste, che vogliano solo un appuntamento o arrotondare lo stipendio con qualche prestazione sessuale. Chiaramente il sito è attualmente attivo solo a Berlino, dove la prostituzione è legale già dal 2002, a breve lo sarà anche a Monaco e Francoforte. In Italia neanche l’ombra, per ora. L’obiettivo della Manager Australiana è essenzialmente quello di eliminare dal mercato i cosiddetti intermediari del sesso ma soprattutto mettere in una condizione di sicurezza le varie prostitute che, in questo modo, possono scegliere a chi concedersi e a chi no.
Ad avvallare questa tesi c’è anche l’aspetto economico. Infatti, chiarisce la Poppenreiter che la start-up non prende alcuna commissione sugli appuntamenti combinati proprio perché la loro è solo una scelta etica e una responsabilità penale.