Dei funghi, forse, già lo sapevamo, ma mai avremmo pensato di dover stare attenti a un rossetto o a un mazzo di gigli: potrà sembrarvi bizzarro ma esistono almeno 10 oggetti di uso comune che, sorprendentemente, possono portarci alla morte. Siete pronti a guardarli con altri occhi da oggi in poi?
Cioccolato
Ok, sul fatto che non si potesse darne da mangiare ai cani, perché a loro fa male, circolavano già un po’ di voci. In genere, più fondente è il cioccolato più si dice sia alto è il tasso di avvelenamento cui si va incontro se lo si ingerisce, per via dell’alta concentrazione di un derivato della caffeina chiamato metilxantina: perciò state attenti a dove il vostro cucciolo ficca il muso.
Rossetto
Le labbra purpuree ci piacciono da impazzire, ma bisogna usare il proprio lipstick con molta cautela: esistono sul mercato almeno 400 esemplari di rossetto che contengono piombo. Il database dell’Environmental Working Group ha dato a gran parte di questi prodotti un 10 che non indica niente di buono: il numero, infatti, indica i picchi massimi in termini di potenziale tossico. Le conseguenze di una bocca perfetta? Neurotossicità, disturbi endocrini, bioaccumuli, sterilità, alterazioni al livello cellulare e biochimico. Il più lieve contatto col piombo può, inoltre, creare problemi allo sviluppo del cervello di un bambino, il quale presenterà successivamente problemi al livello di linguaggio e di calcolo matematico.
Peperoncini
Forse tra le cose più saporite che Madre Natura ci ha regalato: rinomati per il ‘calore’ che sprigionano, devono la loro piccantezza a un composto chimico chiamato capsaicina, che può avere effetti collaterali gravi come mal di stomaco, eruzioni cutanee e, in casi estremi, decesso. Gli amanti del piccante, perciò, dovranno moderarsi un po’.
Gigli
No, non ne mangerete di certo voi, ma il vostro amato amico a quattro zampe potrebbe: i gigli primaverili, per quanto meravigliosi, sono anche velenosi soprattutto per i gatti. Possono essere pericolosi anche per gli esseri umani, e la causa risiede nella licorina, una sostanza alcaloide presente nel loro bulbo e nel loro gambo. I sintomi di questa intossicazione includono: dolori addominali, salivazione, tremori, nausea, vomito e diarrea. Non esattamente tutto quello che vorremmo ritrovare sui pavimenti di casa, insomma.
Olio di colza
Molte le controversie che si sono sollevate circa l’apparente innocenza di quest’olio, che i più avrebbero confermato essere pericoloso per la nostra salute. Molte ricerche hanno stabilito che la stessa colza, la pianta da cui è ricavato l’olio, è estremamente tossica e che, ingerita, può portare a gravi problemi respiratori e persino alla cecità.
Funghi
Mentre i funghi che troviamo al supermercato sono tranquillamente commestibili, gli amanti della natura dovrebbero stare attenti alla tipologia di quelli che raccolgono: esistono all’incirca 100 specie di funghi velenosi, con sintomi che variano dal semplice mal di testa alle crisi epilettiche e alla morte.
Noce moscata
No, un pizzico nel vostro piatto preferito non vi ucciderà. Ma la noce moscata, benché abbia molti lati positivi, può essere molto pericolosa se assunta in dosi importanti. In essa è infatti presente una sostanza tossica chiamata miristicina, che induce ad avere allucinazioni, convulsioni, tachicardia, nausea, disidratazione e condurre alla morte. Perciò, non azzardatevi a mangiarne una intera.
Spray profumato
Di questi prodotti l’unica cosa buona è l’odore: quando il Natural Resources Defense Council ha testato 14 marche diverse di spray profumati per ambienti, è venuto fuori che ben 12 contenevano ftalati, sostanze chimiche che alterano gli ormoni. Molti riportavano anche sull’etichetta “naturale al 100%”.
Salmone
Mangiare pesce fa bene, ma il salmone quando è da allevamento non apporta gli stessi benefici: recenti studi hanno dimostrato che questo tipo di salmone – a differenza del pescato fresco – può contenere un alto tasso di policlorobifenili, ossia dei veri e propri agenti cancerogeni.
Smalto
Unghie in ordine o in pericolo? Lo smalto contiene una tripletta di veleni, toluene, dibutilftalato e formaldeide, che sono stati associati a problematiche dello sviluppo, all’asma e ad altre patologie. Prima di farvi belle, insomma pensateci due volte.