Il giorno che segue il Natale lo conosciamo tutti come la giornata in cui si festeggia Santo Stefano, primo martire della religione cristiana. Tuttavia, anche in altri paesi, viene conferito al 26 dicembre un’atmosfera gioiosa e dalle radici antiche.
Santo Stefano è stata una delle prime figure impegnate nella diffusione del nuovo testamento, in un periodo storico in cui la religione cristiana trovava i primi seguaci in un mondo non ancora aperto ad essa. Santo Stefano viene, quindi ricordato come primo martire lapidato perché fervente cristiano.
Secondo la religione cristiana a questo santo, festeggiato nel giorno successivo a quello di Natale, spetta la protezione di fornai e muratori ed è invocato per la guarigione da mal di testa e calcoli renali.
In Irlanda, ad esempio, alcune persone sono solite andare in giro per le case ballando, cantando e tenendo un passero in gabbia. Perché proprio un passero? Secondo varie leggende locali, il passero rappresenta Gesù.
Nel mondo anglosassone, invece, il 26 dicembre è la giornata del Boxing day: il giorno in cui, secondo la tradizione, si dona qualcosa ai meno fortunati. Nel Regno Unito si associa sempre il Boxing day ad importanti manifestazioni sportive come la Premiere League o il King George VI Chases, un’importante corsa ad ostacoli in cui gareggiano i cavalli.
In Serbia e Montenegro, il 26 dicembre raddoppia la sua importanza: è la festa del patrono e della repubblica. Secondo il calendario giuliano, quello adottato dalla chiesa ortodossa, la festività del Santo martire Stefano ricade il 9 gennaio.
Non mancano festeggiamenti anche in Romania, Croazia, Austria, Germania e Catalogna. E voi, come passerete questo giorno di festa?