Credere in se stessi: come ti creo il guru. Questo articolo non è un manuale, è solo un’idea.
Nella nostra società siamo tutti in cerca di un guru, di un maestro, una motivazione: qualcosa che ci aiuti a credere in noi stessi e che ci dia la spinta.
Troppe volte abbiamo sperimentato ansia, panico, depressione, infelicità e abbiamo disperatamente cercato qualcosa o qualcuno a cui aggrapparci. In oriente ci sono i guru, i maestri di vita, che insegnano la loro saggezza agli allievi che cercano la strada.
A ben pensarci ognuno di noi ha un guru, qualcuno che c’ispira e che ci ha aiutato a migliorare e a guarire in certe situazioni. Solo che non è necessariamente sempre una persona.
Credere in se stessi: la ricerca di guru
Avete trovato il maestro o lo state cercando? Perchè non crearne uno?
Troppo difficile? In realtà no. Certo se si tratta di una persona tanto meglio, possiamo porre domande e ricevere risposte ma un guru può essere anche un’ispirazione, frasi, musica, libri che ci aiutano ad attraversare la vita senza perdere i nostri obiettivi, senza impantanarci o almeno riuscendo ad uscirne.
Credere in se stessi: i miei esempi
Il concetto di guru mi è sempre stato chiaro, solo dove trovarne uno? Devo andare in India? Devo cercarlo nei corsi di yoga? Sì potrebbe essere un’idea, ma io ho scelto dei guru diversi: i libri.
Due libri in particolare mi aiutano quando ho bisogno di ricordarmi di alcune lezioni di vita: Le lezioni di Madame Chi di Jenniffer Scott e Benvenuta in paradiso di Terry McMillan.
Sono dei guru un po’ buffi lo so, ma mi aiutano molto: in entrambi ritrovo sempre una guida su come varrebbe davvero la pena di vivere con passione, gusto, risate e un poco di follia dosata al giusto quantitativo di ordine.
Tutto questo mi ricorda che credere in se stessi è il primo passo per uscire dai problemi e per godersi la vita.
Quali sono i vostri guru?