Come si riduce la plastica? Ve lo siete mai chiesti?
Se non lo avete mai fatto questo è il momento.
Ieri ho visto il filmato delle Iene in cui si quantifica il danno che la plastica fa a noi ed all’ambiente.
Sembra un problema che non ci tocca direttamente: abbiamo le bollette da pagare, la spesa da fare, le questioni di salute, mica possiamo interessarci pure della plastica.
Ma se un giorno non ci fosse più da mangiare?
Danni causati dalla plastica: come si riducono?
La plastica è duttile, utile e resistente. Proprio per questo ci impiega troppo per smaltirsi.
Le spiagge e gli oceani sono pieni di plastica che si decompone, si trasforma ovvero in piccoli frammenti.
I pesci e gli uccelli la scambiano per cibo, la ingoiano, si sentono sazi, smettono di mangiare. Muoiono.
Afferrata la questione?
Gli animali rimangono intrappolati nelle plastiche. Muoiono.
Le persone mangiano il pesce che ha ingerito plastica ed assorbono le sostanze in essa contenute.
Ci siamo capiti? Stiamo parlando di estinzione, non solo degli animali ma anche nostra.
Come si riduce concretamente la plastica?
E noi cosa possiamo fare?
Possiamo mica imbarcarci per l’India o per l’Africa per andare a pulire le spiagge? No non possiamo. Facciamo la differenziata questo basta. No, non basta.
3 cose da fare subito:
- dire no alle cannucce
- non comprare plastica usa e getta
- portare le shopper in tessuto al market e rifiutare i sacchetti
Fra le cose concrete da fare ce n’è una davvero semplice: stiamo camminando in spiaggia, al parco, dove vi pare c’è della plastica per terra. La raccolgo e la butto. Ma non lo buttata io in terra, fa niente, sei responsabile lo stesso nel momento in cui non la raccogli.
3 scelte fondamentali:
- usare il vetro ed il legno al posto della plastica
- evitare il più possibile gli imballaggi quindi acquistare prodotti sfusi
- condividere e diffondere questo articolo