Recensioni film cinema: oggi parliamo di Boy Erased – Vite cancellate.
Ho riflettuto molto su ciò che avrei scritto oggi. Ieri siamo andati con mio marito al cinema, a vedere questo film e poi ho meditato a lungo sulla recensione da fare.
E’ una storia vera, scritta in un libro dal protagonista, Garrard Conley. Nel cast del film abbiamo Lucas Hedges, Joel Edgerton, Nicole Kidman e Russell Crowe.
Boy Erased – Vite cancellate: recensioni film cinema
Jared ha 19 anni ed è figlio di un pastore battista.
I suoi scoprono in un modo molto brusco che il ragazzo è gay. Lui inizialmente nega poi dice la verità. Il padre convoca gli anziani della congregazione con loro decide di fare una proposta a Jared: o se ne va di casa o frequenta un centro dove si fa terapia di conversione dell’omosessualità.
Jared accetta e partecipa alle sedute ma fin da subito si rende conto che quel posto è sbagliato, che ciò che fanno è sbagliato e si tratta di veri e propri abusi psicologici.
Recensioni film cinema: Boy Erased – Vite cancellate
E’ un film di denuncia, da vedere.
Tutto questo è accaduto nel 2004, badate bene, non duecento anni fa.
Se lo guardate non fate l’errore di dire “queste cose capitano solo in America” sbagliato. Queste cose succedono ovunque, anche in Italia.
Certo nel nostro Paese, cattolico perbenista, leggerete “ragazzo si suicida per cattivi voti a scuola” e non “ragazzo si suicida a causa delle pressioni subite in un centro religioso per cambiare i gay”.
Ma succede, eccome. Tempo fa avevano trasmesso in tv, alle Iene, il racconto di un ragazzo che testimonia di non essere più gay grazie alla sua chiesa evangelista. Ecco appunto.
Non mancano le scene forti nel film, che sono davvero accadute, e che fanno riflettere su chi sia realmente malato: non i gay, bensì coloro che credono di poterli curare.
Assolutamente ben realizzato, forse un po’ spiazzanti i salti temporali iniziali. Ottima interpretazione di Russell e Nicole: lui padre con dogmi, lei madre che sta sempre zitta finché non ne ha abbastanza e scopre cosa stanno realmente facendo al figlio.
Figura cardine la sua: lascia che sia il marito a decidere, cristiana ineccepibile, madre attenta ma zitta. Ma lei sa che suo figlio non è sbagliato e non ha una malattia, alla fine avrà anche lei il suo riscatto.
Jared e suo padre non hanno ricostruito del tutto il loro rapporto, lui non vuole vedere il film e non ha letto il libro ma si è reso conto che la sua decisione poteva costargli suo figlio e gli ha chiesto scusa.