Come tutti sappiamo è stato riaperto il caso di Emanuela Orlandi, una ragazza come tante, divenuta famosa per essere sparita nel nulla. La sua scomparsa però ha a che fare con il Vaticano e stavolta non sembra trattarsi dell’ennesima teoria complottista.
Pietro Orlandi punta il dito contro papa Wojtyla.
Chi era Emanuela Orlandi?
Dove è nata Emanuela Orlandi? Era nata il 14 gennaio 1968 a Città del Vaticano, suo padre lavorava come impiegato per la Santa Sede. Una ragazza come tante con quattro fratelli: Pietro, Natalina, Federica e Maria Cristina. Amava molto la musica, frequentava da anni l’Accademia di Musica Tommaso Ludovico da Victoria, in piazza Sant’Apollinare, dove studiava pianoforte, flauto traverso, canto corale e solfeggio.
Come è scomparsa Emanuela Orlandi?
Dove scomparve Emanuela Orlandi? Emanuela scomparirà Il 22 giugno 1983. Quel giorno alle 16 aveva lezione di musica, era in ritardo perciò chiese a Pietro di accompagnarla ma lui disse che aveva un impegno.
Terminate le lezioni, alle 19, Emanuela chiamò da una cabina telefonica a casa e rispose una delle sorelle, le disse che un uomo le aveva proposto un lavoro di volantinaggio per l’Avon durante una sfilata che però non risultò essere vera.
Emanuela va con due ragazze alla fermata dell’autobus, le due salgono su bus differenti, uno è pieno ed Emanuela rimane a terra dicendo che prenderà il prossimo. Da allora è scomparsa nel nulla.
Sulla sua scomparsa sono state prodotte molte teorie, ma su tutte la più accreditata è che ci sia proprio il Vaticano dietro la scomparsa della ragazza.
Pietro Orlandi punta il dito contro papa Wojtyla, sarebbe lui il responsabile della scomparsa di Emanuela Orlandi
Pietro Orlandi punta i piedi e vuole essere ascoltato, ora che il caso di Emanuela Orlandi è stato riaperto.
“Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case” dice a DiMartedì, ribadendo di avere sempre avuto sospetti sul papa polacco.
I sospetti troverebbero conferma in un’intercettazione audio dove un uomo vicino alla banda della Magliana rivela: “Papa Giovanni Paolo II se le portava in Vaticano quelle, era una situazione insostenibile. E così il segretario di Stato a un certo punto è intervenuto decidendo di toglierle di mezzo. E si è rivolto a persone dell’ambiente carcerario”.
Pietro ha sempre sostenuto che Giovanni Paolo II sapesse tutto e avesse insabbiato, Ratzinger dopo di lui e che papa Francesco sia a conoscenza di quello che è avvenuto ma ovviamente non parlerà nemmeno lui.
Infine la teoria: “Penso che una delle possibilità è che Emanuela possa aver magari anche subito un abuso, ma che quell’abuso sia stato organizzato. Nel ’93 si parlava normalmente della pedofilia dei cardinali come se fosse una cosa normale e accettata, uno può pure pensare che la pedofilia sia anche più su di quei cardinali. Mi riferisco a Wojtyla”.
Papa Giovanni Paolo II è stato davvero il mandante della sparizione della Orlandi?
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