Il vino rappresenta sin dai secoli più antichi la bevanda più importante da portare a tavola, in grado di donare al pasto un tocco in più e di rallegrare gli animi. Esso ha spazio in tutte le religioni, da quelle politeiste a quelle monoteiste, come simbolo di prosperità e ricchezza. L’importanza data a tale bevanda ha fatto sì che le coltivazioni di uva per la produzione di vino crescessero nel tempo, specialmente sul territorio italiano che presenta il clima adatto a questo tipo di coltivazioni. In ogni regione d’Italia, infatti, è possibile trovare varietà di vini sia bianchi che rossi in grado di accontentare qualsiasi palato.
Aziende italiane molto famose nel mondo come Ferrari Trento hanno fatto del metodo classico per la produzione di vino il loro punto di forza, dando al pubblico un prodotto di qualità. Tuttavia, per vedere esaltate le qualità dei vini e gustare al meglio il cibo, essi devono essere abbinati nel modo corretto a ciò che si mangia. Che si tratti quindi di un aperitivo con salumi e formaggi, una cena a base di pesce o il momento del dessert, esiste un vino abbinabile ad ogni occasione e cibo: basta seguire poche regole per sorprendere i propri ospiti ed evitare gli errori comuni. Ecco qualche esempio di abbinamento di cibo e vino classico e meno classico.
Gli abbinamenti classici fra cibo e vino
Quando si deve scegliere il vino più indicato per un determinato alimento, esso si deve sposare bene con il cibo, ovvero si deve creare un connubio perfetto che dia ad entrambi la giusta esaltazione. Fra le regole di abbinamento di cibo e vino più classiche c’è quella di prediligere i vini rossi con la carne e i bianchi per pesce, mentre per i piatti come il salmone è indicato un vino rosato e per i dessert un vino dolce. Gli abbinamenti comuni riguardano anche le diverse regioni d’Italia, poiché ognuna ha le sue tradizioni culinarie alle quali accosta un vino in particolare.
Ad esempio, ad un piatto tipico romano come la carbonara si può abbinare un buon vino bianco proveniente dai Castelli, mentre per la tipica bistecca fiorentina si può stappare un rosso del Chianti. Infine una regola che si può seguire per non sbagliare negli accostamenti di vini ai piatti è quella di considerare il colore degli alimenti, per cui, ad esempio, il pesce ed il pollo saranno in sintonia con un vino bianco, mentre la carne rossa con un bel rosso.
Abbinamenti di cibo e vino particolari: idee per sorprendere gli ospiti
Oltre agli abbinamenti conosciuti, se ne possono creare altri più ricercati e meno noti, usati ad esempio nei ristoranti stellati o dai più bravi sommelier. Si tratta spesso di abbinamenti fatti per contrasto, ovvero cercando di accostare sapori differenti tra loro per ottenere un gusto particolare. Un classico accostamento per contrasto può essere quello del gorgonzola, che ha un sapore piuttosto piccante, con un passito che è invece un vino dolce. Oppure si possono scegliere vini frizzanti per gustare formaggi molli, dove il contrasto è creato dalle bollicine del vino. I Trento DOC possono essere utilizzati, fra le altre cose, anche come bevande da aperitivo: ad esempio accostando un millesimato ad una focaccia con mortadella e pistacchi di Bronte, oppure un brut per accompagnare un antipasto con prosciutto e mozzarella.
Ferrari Trento propone i propri vini anche in abbinamento a primi piatti, come ad esempio il Ferrari Perlé Nero con i bucatini alla carbonara, mentre la pizza napoletana può essere gustata con un frizzante Ferrari Rosé. Per quanto riguarda i dolci, invece, si può scegliere un buon Ferrari Demi- Sec in abbinamento al classico panettone di Milano. Per coloro che non sono esperti in materia di abbinamenti di vini con il cibo, il metodo migliore per non sbagliare nella scelta del vino è assaggiare in cucina l’accostamento prima di proporlo agli ospiti a tavola, provando se il gusto è gradevole al palato.
Gli errori da evitare nell’accostamento di vini al cibo
Sebbene gli abbinamenti comuni siano sempre utilizzati, per i moderni sommelier il concetto di dover abbinare il vino rosso alla carne ed il bianco al pesce è ormai superato, poiché non c’è più un abbinamento adatto ad ogni occasione ma tutto dipende dai propri gusti. Ci sono tuttavia delle regole da seguire per non sbagliare. Ad esempio nel caso del pesce, se si tratta di una portata molto elaborata come i calamari ripieni non bisogna scegliere un vino bianco ma rosso, mentre per un piatto più delicato va bene un bianco. Oppure quando si mangia qualcosa di piccante, il vino rosso non è indicato perché le spezie accentuano il grado di alcol del vino. Infine, quando bisogna scegliere il vino adatto ad un dolce, bisogna ricordare che il brut essendo aspro non è indicato, ma si accosta meglio un moscato dolce.