Adriano ne ha combinato un bel po’, con sole due puntate (ieri abbiamo parlato della prima qui) è riuscito a racimolare: una querela, critiche sulle battute sessiste, il totale scontento di Mediaset e la cancellazione del programma.
Ecco cosa succede a chi vuole strafare.
In questo suo delirio di onnipotenza, il cantante ha passato i limiti e questi sono i risultati.
Adrian di Adriano, recensione della seconda puntata
Tutti cercano l’orologiaio che non si trova. Come si fa? Semplice si cerca fra tutti gli orologiai di Milano (colpo di genio). Però purtroppo ce ne sono troppi.
Partono un po’ di retroscena a casaccio. Tematiche e canzoni contro il governo (è di moda).
Torna Gilda la ninfomane ma le scene di sesso sono acqua passata.
L’orologiaio si trasforma nell’eroe mascherato la Volpe (originalità portami via).
Scene a caso con personaggi a caso.
Il clan della droga cerca di aggredire due ragazze che avevano bevuto troppo.
Da qui in poi si ruzzola sempre più velocemente verso il nonsense, non è il caso di perdere tempo a descriverle.
La battuta sessista di Adriano Celentano
Quando la Volpe salva le due ragazze fa notare loro che se avessero bevuto un po’ meno non le avrebbero molestate.
Cioè, nel 2068 saremo ancora a questo punto?
Sono sempre quindi le donne “a cercarsela”?
Andiamo bene.
E poi il personaggio Buba, di colore. Stereotipo portami via.
Adriano Celentano querelato da Noi consumatori
Nella scorsa puntata si era intravisto il cattivo, un mafioso napoletano.
E Celentano si becca la prima querela.
Noi consumatori tramite gli avvocati Angelo e Sergio Pisani presenterà querela contro la trasmissione di Canale 5 per la rappresentazione di Napoli quale capitale di “Mafia International”.
Sono d’accordo. Etichette e stereotipi come se piovessero.
Adriano Celentano trolla tutti
Siamo stati tutti vittime di un trollaggio.
Durante il non-show il cantante si nasconde in un confessionale per poi dire a padre Frassica confessa: “Perdoni padre, ho peccato. Ho lasciato illudere Canale 5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo, ma non potevo perché dovevo seguire Adrian, la mia anima. Ho detto che potevo esserci e non esserci che poi è quello che sta succedendo, c’è ma non c’è… sono in tre…”.
Ogni riferimento al governo è puramente casuale.
E continua “Ma non c’è differenza, i programmi che fa Mediaset li fa la Rai e quelli che fa la Rai li fa Mediaset il doppio” allora padre Frassica lo assolve “E’ vero, ti assolvo a reti unificate in nome del padre, del Silvio e del Santissimo ascolto”.
Una bella stoccata ad entrambe le reti.
A Mediaset tutto questo non è andato giù ed il programma pare sia sospeso in attesa di scaricarlo ad un altro canale in altra fascia oraria.