Credit Photo: Ahmed

Quella che segue è la storia di Ahmed Barkhia.
Ma potrebbe essere la storia di tutti noi e allora ho deciso di raccontarvela. In casi come questi l’informazione diventa di vitale importanza ed ecco perché lascio che sia lui a raccontarvi attraverso quest’intervista del male con cui Ahmed combatte da 8 lunghi anni, senza mai arrendersi.

Il tempo è tiranno.
E questo Ahmed hai dovuto impararlo sulla tua pelle quando hai scoperto che la malattia di cui soffri da circa 8 anni ti costringerà su una sedia a rotelle. Ci racconti cos’è l’osteonecrosi?

Questa patologia aggredisce il tessuto osseo, togliendogli l’ossigeno. Questo, alla lunga, porta alla morte del tessuto stesso, rendendolo molto debole. Il risultato è che l’osso si sfalda lentamente non potendosi più rigenerare. Attualmente la zona colpita è quella delle articolazioni inferiori del mio corpo, in particolare le anche ed il bacino.

Questa è una di quelle storie che ti insegna che la forza di volontà è tutto. Come è cambiata oggi la tua vita Ahmed?

Fino al gennaio del 2014 ero sulle Dolomiti a sciare, a maggio l’ultima visita ha dato come risultato un’accelerazione del processo. I medici mi hanno consigliato di agire in tempo (novembre) per evitare di perdere l’uso delle gambe. Il dolore aumenta di giorno in giorno ed ora neanche più i farmaci hanno effetto. Sono sempre stato un guerriero nella mia vita, ogni sfida l’affrontavo con rispetto e dedizione ma oggi posso dire di aver scoperto che è possibile (e necessario) superare i propri limiti. Oggi non posso ancora correre con le mie gambe ma grazie agli amici più stretti lo sto facendo lo stesso, loro hanno scelto di condividere con me questo fardello e mi stanno aiutando in questa battaglia contro un nemico molto potente. Malgrado la riduzione continua della mia mobilità, grazie alla forza di volontà ho potuto correre alla Color Run, scalare il Gran Sasso ed il Terminillo, raggiungere la cresta dei Carpazi ed infine scontrarmi sulla piana di un evento fantasy-medievale con altri compagni d’arme. La mia vita è cambiata moltissimo ma cerco di non farlo sembrare agli altri, anche se è molto difficile.

Oggi ti occupi di crowdfunding.
Perché quando sono necessarie informazione, istantaneità e contatti (molti), internet e i social si rivelano una grande risorsa. Ci racconti della tua campagna #UNBACINOPERAHMED?

Quando ho scoperto il reale problema che si nascondeva dietro questa patologia ho raccolto le mie forze ed iniziato a pianificare una strategia. Provenendo dal campo informatico ed avendo avuto esperienze nel business development nell’ambito delle Startup, ho applicato le mie conoscenze per creare una piattaforma di crowdfunding ed utilizzare i social networks. Per quanto riguardava il nome della campagna all’inizio era HELP AHMED BARKHIA ma dopo una prima analisi risultava complesso da ricordare perciò è cambiata in #UNBACINOPERAHMED che ha questo simpatico doppio senso con cui ho dato il via ai video in cui ricevo dei bacini volanti. Mentre stavo sviluppando l’attuale piattaforma ho dovuto appoggiarmi su un sito che dava la possibilità di raccogliere fondi ma ho perso il 17% delle donazioni a mio favore a per via della tassazione che prevedeva (compreso paypal). Dopo l’evento Steampunk Roma ho avuto modo di creare due interessanti call to action, una che coinvolgesse il mondo delle barbe (e dei baffi) ed un’altra le t-shirt. L’Ahmed Barkhia Mustache è una cera per baffi che viene venduta con un pamphlet in cui si spiega come curare la propria immagine e consigli su come applicare la cera per creare degli effetti fantastici, la t-shirt Ahmed Barkhia riprende il logo della Ahmed Barkhia Mustache e lancia messaggi sulla liberazione dei baffi. Devo dire che sono stato fortemente ispirato da Movember.

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Esattamente Ahmed come possiamo aiutarti? 75 mila euro sono tantissimi, quanti ne mancano ancora?

La cifra che devo raggiungere per poter ricevere l’intervento completo è di 75000€ ma entro fine novembre dovrò necessariamente operarmi alla prima gamba, quella destra. Il costo del primo intervento è di 37500€ perciò ad oggi mi mancano 28900€ che posso raggiungere solo attraverso le donazioni che posso ricevere da tutti. Non è difficile potermi aiutare, infatti come ho accennato prima è possibile eseguire una donazione libera sul sito www.ahmedbarkhia.net oppure comprando una t-shirt ed infine utilizzare la Ahmed Barkhia Mustache. Ovviamente è possibile donare direttamente a mano durante gli eventi che pubblico sulla fan page della campagna.

È possibile anche acquistare una t-shirt per sostenere la tua causa. L’idea è fantastica, il logo simpaticissimo, potrebbe anche essere un’ottima idea regalo. Dove è possibile acquistarla?

Sì. Attraverso la piattaforma TeeSpring è possibile acquistare le magliette della campagna per indossarle o regalarle. Magari se volete regalare qualcosa di simpatico ai vostri uomini (padre, fratello, partner, amante, amico) potete abbinare la maglietta alla cera per baffi.

L’informazione è di fondamentale importanza e lo scopo di questa intervista è quello di far conoscere a quante più persone possibili la tua storia, che potrebbe essere la storia di molti altri. Ti lascio con un grande in bocca al lupo Ahmed e ti chiedo di lanciare un messaggio ai nostri lettori.

Dal profondo del cuore vorrei dire di non smettere mai di sorridere. Perché il sorriso ci permette di stare sereni malgrado il buio che è intorno a noi. Perché è quel lume interno che sconfigge ogni paura ed ogni tenebra. Perché è contagioso. Perché è un fortissimo strumento di socializzazione. Perciò, vi prego, sorridete sempre. Qualcuno sicuramente sorriderà insieme a voi!