I giapponesi hanno deciso di rilanciare nel mondo lo zen tipico della loro cultura grazie ad un “ritocco” nerd ad uno dei simboli nipponici più amati e conosciuti: il bonsai.
Così i creativi del team Hoshinchu hanno progettato l’Air Bonsai, un piccolo bonsai a levitazione magnetica che sta letteralmente spopolando su Kickstarter, un sito web di crowdfunding per progetti creativi, dove ha già varcato la soglia dei 314 mila dollari (290 mila euro) sugli 80 mila richiesti per la realizzazione e la vendita del prodotto.
La “magia” che rende possibile alla piantina levitare, in realtà ha di magico solo l’intuizione: due sfere magnetiche inserite una in quella che i creatori hanno chiamato “sfera di energia” e l’altra nella palla di muschio che alimenta la pianta prescelta.
Si perchè, a causa delle rigide regole sull’esportazione giapponese, il kit venduto non comprenderà la pianta e così, rispettando i limiti di peso tali da permettere la levitazione (non più pesante di 300 grammi se si vuole ottenere l’effetto “volo”), l’acquirente potrà scegliere la piantina più adatta alle sue esigenze zen.
La commercializzazione del prodotto dovrebbe avvenire a partire dal prossimo agosto e il set base costerà 200 dollari (184 euro).
Con un piccolo sovrapprezzo, il compratore potrà ottenere anche una base in pietra lavica per rendere il tutto ancora più spirituale e rilassante.
I giapponesi amanti da sempre dei giardini zen, capaci di infondere serenità ed armonia che nascondo un significato profondo di crescita spirituale e personale continua, hanno unito in questa creazione gli elementi fondamentali propri di questi giardini: il verde del muschio che ci ricorda le nostre radici, l’acqua che nutre la piantina, simbolo della vita che scorre, la pietra della base che ricorda la possibilità di vivere per sempre nel ricordo dei nostri cari e infine l’aria che separa la base dalla piantina che fluttua, porta un messaggio ben preciso: avendo sempre ben presente chi siamo e da dove dove veniamo abbiamo la possibilità di “fluttuare in aria”, raggiungendo gli obiettivi che ci prefiggiamo, anche i più difficili.