Oggi conduco la tristissima vita di una persona quasi astemia, ma, in passato, anche io ho provato le gioie immense dell’alcool. E per gioie intendo sensazioni intense e senza paragoni, diverse a seconda della bottiglia che scegliamo di scolarci.
Le sbornie dunque non sono tutte uguali, bensì differenti a seconda dell’alcolico che ci troviamo a tracannare.

Vodka

La vodka è pericolosa per i nostri rapporti interpersonali in quanto, oltre a farci sballare malamente, riesce a farci fare cose delle quali, con buona probabilità, ci pentiremmo. Chiamerai lo stronzo che ti ha scaricato, lascerai messaggi vergognosi in segreteria e, quando sarai allo stremo, vomiterai come se non ci fosse un domani.

Tequila

La tequila è bastarda dentro, nel senso che il suo effetto è talmente devastante da mandarti in corto circuito e renderti incapace di ricordare le tue azioni il giorno seguente.
Per non parlare degli odiosi postumi: la sbornia ti farà sentire come se avessi dei chiodi ficcati nel cervello e la luce del giorno ti trasformerà in un piccolo Conte Dracula isterico.

Vino

Il vino è una incognita: è capace di trasformarti nella Montalicini, ma, a sorpresa, anche in Flavia Vento.
L’ ubriacatura ha un sapore differente e imprevedibile a seconda del momento e della situazione che ci circonda, per cui meglio non sottovalutare un innocuo calice.

Birra

La sindrome da troppe birre è quella che preferisco, se non fosse per uno sgradevole effetto collaterale: la necessità di fare pipì ogni 15 minuti.
Con la birra ci si sente più giovani e sregolati; propensi a divertirsi in qualsiasi contesto. In parole povere ci basta la replica di American Pie in tv per farci smadonnare.

Whiskey

Il whiskey più che per la sbornia serve per fare immagine: stringerne un bicchiere in mano fa molto figo, e riesce a conferire quell’aria alla Ryan Goslin che purtroppo manca quasi a tutti.

Rum

Personalmente odio il rum, forse perché l’ho vomitato tante volte. Quel che è certo è che ubriacarsi con esso rende un po’ tutti come Jack Sparrow su una spiaggia caraibica: fuori di testa e felici di ballare come se nessuno ci stesse guardando. Il rum rende più simpatici e piacioni, ed è capace di accendere anche una serata terribile.

Champagne

Lo champagne viene stappato nelle occasioni speciali, e anche se fa molto 007 in camera da letto con la Bond Girl, in pochi lo preferiscono per sbronzarsi. Anzi, se l’occasione non è proprio al top, si rischia di deprimersi e rendere il momento ancora più triste e deprimente.

Gin

Il gin è il migliore amico delle serate in discoteca e dei parti danzanti: dona la carica e ti fa andare fuori di testa. Naturalmente bisogna berlo con moderazione, per evitare il coma etilico e una valanga di figuracce.

Moonshine

Per moonshine intendiamo il liquore di contrabbando, quello nei quali la gradazione è pari a +infinito. Esso è l’ideale per una sbornia rapida e veloce, per chi non ha un particolare palato e nessuna grande pretesa.
Diciamo che va ‘consigliato’ a chi ha necessità di dimenticare eventi pesanti, e di farlo in fretta.

Assenzio

L’assenzio è oltre i 60 gradi, e in termini di terremoto, la sua sbornia equivale alla intensità 12 della scala Mercalli. A buon intenditor.