Ci guardiamo ogni giorno allo specchio, contenti o meno del riflesso che ne viene fuori. Riusciamo a distinguere, seppur soggettivamente, il fascino che possediamo, ma con l’oggettivo come la mettiamo?
A questo pensa Anaface, l’applicazione ideata per riconoscere, attraverso alcuni parametri, il fascino di cui si è dotati.
Come? Simmetria del viso, distanza naso-orecchie, larghezza del naso e altri canoni, individua punti predefiniti e ne misura le qualità. E cosa succede se il rapporto risulta essere ideale? Ci si fa l’occhiolino davanti allo schermo, poi si prenota un volo per Hollywood e ci si prenota per una manciata di provini.
Una applicazione che ricorda tanto lo specchio della strega cattiva di Biancaneve, con la differenza che a interrogarla saranno curiosi o adolescenti in piena tempesta ormonale. E nonostante non indichi la più bella del reame, Anaface vi collocherà su una scala da 0 a 10 e vi giudicherà criticamente e scientificamente in base ai tratti somatici e alle vostre simmetrie. Pochi punti, qualche distanza e il verdetto sarà nelle vostre mani, accolto con gioia o disperazione.
La bellezza è negli occhi di chi guarda, ma sarà anche sullo schermo del vostro smartphone d’ora in poi, così un po’ per gioco, un po’ per ossessione.