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Venerdì sera Valeria Solesin era andata al concerto rock al teatro Bataclan insieme al fidanzato. Quella che doveva essere una serata allegra e spensierata si è trasformata in tragedia con l’attentato che ha sconvolto la Francia e il mondo intero. Sui social network si sono diffuse rapidamente false notizie, che hanno creato panico, ma anche diversi appelli ai dispersi dell’attentato, mentre su Facebook è arrivata la foto con la bandiera francese per esprimere solidarietà. Al fine di ritrovare la giovane veneziana, sul web era stato lanciato un appello: “Non si trova Valeria, era al teatro Bataclan.” In un mondo in cui il web è sovrano, il popolo dei social networks si è unito per infondere un po’ di conforto ai parenti delle vittime, anche solo con un messaggio di 140 caratteri su Twitter.

La speranza per il ritrovamento della giovane 28enne borsista, a Parigi da quattro anni, si è spenta quando il padre del fidanzato della giovane, Andrea, ha rivelato in un comunicato stampa all’Agi che Valeria Solesin è morta. L’annuncio con la voce spezzata di Corrado Ravagnini è arrivato dopo ore estenuanti di ricerca della ragazza, compagna di suo figlio Andrea, 30 anni, di Dro, che è rimasto ferito a un orecchio. La mamma della ragazza, Luciana Milani, ha sperato fino all’ultimo di riabbracciare sua figlia, fino a quando la polizia francese ha identificato il corpo di Valeria Solesin tra le vittime.

E anche oggi, i social network sono più uniti per mai, pregando per i parenti di Valeria, ma anche per tutti gli altri dispersi che ancora non si trovano.