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L’alcool continua ad essere il protagonista indiscusso delle serate dei ragazzi italiani, purtroppo le mode in cui i drink la fanno da padrone sono sempre più pericolose per la sicurezza e la salute di molti.
Quest’estate è il turno del Binge Drinking una pratica diffusa tra i ragazzi nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni.

Il Binge Drinking consiste nel bere cinque drink, uno dietro l’altro, nel tempo minore possibile per accelerare lo stato di ubriachezza.
Secondo i dati rilevati dall’Istat il 21% dei ragazzi e il 7,6% delle ragazze si concede al Binge Drinking nei week end, preoccupanti i dati della regione Lazio che dove si è svolta un’indagine riguardo le abitudini alcoliche degli
studenti di alcuni licei.
Su 2704 studenti frequentanti 10 licei complessivi tra Frosinone, Latina e Roma il 60,2% di essi pratica il binge drinking, interessanti anche i dati che riguardano le tipologie di drink che preferiscono i giovani.
Tra le bevande più amate la birra viene consumata nel 45% dei casi, seguono i superalcolici con una percentuale del 19%. Sorprendente il consumo al 13% di aperitivi ed amari che superano di un punto percentuale addirittura il vino.

Il consumo di alcolici si concentra in particolari giorni della settimana, ovvero il venerdì ed il sabato, il Binge Drinking viene praticato dal 60% dei giovani nel fine settimana. La risposta a questo fenomeno, secondo il professor Gasbarrini, è da ricercarsi nel fatto che i giovani hanno bisogno del Binge Drinking per sballarsi e socializzare. Manca la comunicazione perciò si tende a cercare altri metodi per confrontarsi e rapportarsi con coetanei dello stesso sesso o di sesso opposto.
Tutto ciò conduce ad una percentuale che supera il 7% di ragazzi a rischio dipendenza da alcool, bisognerebbe intervenire sotto il punto di vista sociale e psicologico per tirare fuori e risolvere le problematiche che si trovano alla base e che danno vita a queste pratiche pericolose e preoccupanti.