Avete letto notizie recenti sui Blackpill? No, perché nessuno ve ne parla.

È un fenomeno molto pericoloso ma che tutti stanno sottovalutando.

Stiamo parlando di uomini che odiano le donne, così tanto da ucciderle.

I Blackpill e i fan di Turetta

Prendo spunto da una notizia di questi giorni per intavolare il discorso delle “pillole nere”.

Turetta, tutti sappiamo cosa ha fatto, ha dei fan che vanno in giro a scrivere e proclamare «Turetta modello» e «Capisco Turetta».

Notizia che è stata fatta passare in sordina e a cui qualcuno ha dedicato un trafiletti, perché il padre di Giulia ha dichiarato che vorrebbe parlarci con questi “fan del mostro”.

Ebbene, questi fan di Turetta altro non sarebbero che la comunità delle “pillole nere” che popolano i forum dedicati alla misoginia.

Mi spiego meglio.

Chi sono i Blackpill e cosa c’entra Adolescence

Forse qualcuno di voi ha visto Adolescence su Netflix e quindi ha acquisito dimestichezza con il fenomeno degli incel (da involuntary celibates, ovvero “celibi involontari”).

Rappresentano una sottocultura online composta principalmente da uomini eterosessuali che si percepiscono esclusi dalle relazioni sentimentali e sessuali.

Questa percezione di esclusione è spesso attribuita a caratteristiche fisiche o sociali considerate svantaggiose (come l’aspetto fisico non conforme agli standard di bellezza, la mancanza di successo economico o sociale, e l’assenza di competenze sociali).

Questi individui tendono a sviluppare sentimenti di frustrazione, rabbia e risentimento, soprattutto nei confronti delle donne, ritenute colpevoli del loro rifiuto

Un concetto centrale in queste comunità è la “black pill” (che viene dalla scena di Matrix in cui a Neo vengono offerte due pillole), una visione nichilista secondo cui gli uomini meno attraenti sono destinati all’isolamento sociale e sessuale a vita, senza possibilità di cambiamento.

Questa ideologia può portare alcuni individui a giustificare la violenza contro le donne come forma di “vendetta” per il rifiuto subito .

Le idee promosse da queste comunità possono contribuire a normalizzare la violenza psicologica, emotiva e verbale contro le donne.

Quindi va ad aggravare il problema della violenza di genere a livello culturale.

In alcuni casi, membri di queste comunità hanno compiuto atti di violenza, anche omicidi di massa, motivati dall’odio verso le donne e dalla percezione di essere stati rifiutati

Avremo modo di continuare a parlarne.