‘Scusa ma, ti vedo solo come un amico’. Questa frase è la definizione perfetta di Friendzone, quella che si trova nei migliori vocabolari. Poche parole, ma micidiali quanto un kalashnikov, hanno ridotto in brandelli i cuori di milioni di innamorati di tutto il mondo.
Sempre più persone, infatti, cadono sotto i colpi dei friendzonatori, persone che sembrano l’altra metà della mela ma che come passatempo hanno quello di farsi adulare, corteggiare per poi palesare la vostra ingenuità davanti ad una dichiarazione. Certo, a volte i prosciutti sugli occhi ce li mettiamo da soli vedendo segnali dove non ci sono, ma quasi sempre non va così.
A dimostrare la dura realtà ci pensa ‘BOOM. Sei stato Friendzoned.’, pagina facebook con oltre 600 mila seguaci, che raccoglie le testimonianze di innamorati rifiutati e di qualche friendzonatore pentito. A screen che farebbero piangere anche il più cinico di noi, vengono accostati commenti ed immagini esilaranti.
Noi di Blog di Lifestyle abbiamo intervistato per voi l’admin della pagina.
Ciao, ti presenteresti ai nostri lettori? Chi c’è dietro “BOOM. Sei stato Friendzoned.”?
Ciao. Mi chiamo Enrico e abito a Udine. Non ho mai detto molto su di me perché ho sempre preferito tenere la pagina “anonima”.
Come è nata l’idea di una pagina sulla Friendzone?
Nel 2013 l’argomento Friendzone spopolava in tutto il mondo grazie al programma MTV “amici o fidanzati”, ma in Italia non esisteva ancora una pagina dedicata. Ho colto la palla al balzo e l’ho aperta io. L’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di trattare l’argomento in modo ironico, per ridere ed esorcizzare un fenomeno che di per sé è molto triste.
A scrivere alla pagina sono più i friendzonati o i friendzonatori?
Scrivono quasi solo friendzonati alla ricerca di conforto e di consigli utili: la posta interna della pagina è una specie di portale di consulenza e sostegno psicologico. Molti friendzonati ci inviano le loro storie per farle pubblicare e riderci sopra.
Ogni tanto ci scrivono anche alcuni friendzonatori per “auto-denunciarsi” e confessare i propri peccati del passato.
Qualche suggerimento su come uscire vincitori dalla Friendzone?
La Friendzone è come una malattia grave: meglio prevenirla che curarla. Ci sono molti consigli per evitare di entrarci, ma pochi per uscirne una volta che ne sei dentro.
Per evitarla bisogna coglierne i segnali: quando l’altra persona usa parole come “migliore amico”, “fratellino” e “ti amo di bene”, parla continuamente di altre persone come suoi potenziali partner, evita o ignora appositamente i segnali amorosi che le vengono mandati, significa che la Friendzone è in agguato.
Una volta dentro alla Friendzone, il pasticcio è fatto. Non rimane altro che raccogliere le proprie forze e staccarsi da quella persona per un tempo sufficiente a dimenticarla. Uscirne in maniera vittoriosa è quasi impossibile.
C’è qualcosa peggiore della Friendzone?
La tortura e la morte. SCHERZO. Non c’è nulla di peggio della Friendzone
Immaginavi ci fossero così tanti nemici della Friendzone o il grande seguito della pagina ti ha stupito?
Il successo della pagina mi ha stupito enormemente. Quando l’ho aperta pensavo che si sarebbe assestata sui 50.000 fans, ma invece è cresciuta dieci volte tanto. Ho toccato un argomento molto sentito e che, finora, era sempre rimasto latente.
Tra tutte le storie di friendzonati passate dalla pagina, qual è quella che ti è rimasta impressa?
“Ero al concerto di Vasco Rossi a San Siro.
Le coppie che venivano inquadrate sul maxi schermo dovevano baciarsi.
Ad un certo punto inquadrano un tipo e una tipa. Lui si avvicina per baciarla e lei si mette la mano davanti alla bocca.
Ho visto la delusione negli occhi del ragazzo. Un intero stadio ha pianto per lui.”
“BOOM. Sei stato Friendzoned.” ha rilevato più friendzonatori uomini o sono più le donne ad infliggere questa specie di tortura?
Numeri alla mano, le ragazze friendzonano un po’ di più. Scrivono comunque anche molte ragazze friendzonate, più di quel che si possa pensare. Se dovessi stimare un rapporto in percentuale, direi 60% uomini e 40% donne.
Come spiegheresti la friendzone ai nostri genitori?
Tra le cause che scatenano la Friendzone ci sono sicuramente i computer e i cellulari (le chat generano molti equivoci sui rapporti) e la televisione, che ci mostra film e telefilm con dei concetti di amore ed amicizia completamente distorti. Le vecchie generazioni, non avendo avuto a che fare con questi mezzi di (dis)informazione, non hanno conosciuto a fondo il concetto di Friendzone e faticano a capirlo.
Per semplificare il concetto, basta dire che la Friendzone è quando qualcuno è innamorato di un’altra persona, ma viene visto solo come un amico.
Salutaci con un monito per i friendzonatori.
Esistono due tipi di friendzonatori: quelli benigni (in buona fede) e quelli maligni (che illudono appositamente per tornaconto personale).
Ai friendzonatori benigni non si può dire nulla, sta al friendzonato rendersi conto della propria situazione e intraprendere delle azioni.
Ai friendzonatori maligni dico invece: siete dei parassiti per questa società, meritate di restare da soli.
Ringrazio per l’opportunità dell’intervista e saluto chiunque segua la mia pagina. Finché ne avremo la possibilità, continueremo a farvi ridere.