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In punta di piedi, con la leggiadria che lo caratterizza, Roberto Bolle soffia oggi su 40 candeline. Ballerino di fama internazionale, ha la danza nel sangue e già dall’età di 4 anni si scatena danzando. Ma chi è Roberto Bolle? Come è diventato il ballerino più famoso d’Italia ed étoile del balletto mondiale?

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Nasce il 26 marzo del 1975 in provincia di Alessandria. Sin da subito i suoi genitori notano una certa attitudine alla danza e all’età di 12 anni lo iscrivono all’Accademia Teatro alla Scala. Qui il talento di Roberto viene notato da una delle più importanti personalità del mondo della danza: Rudolf Nureyev, che lo sceglie per interpretare Tadzio nell’opera Morte a Venezia.

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Cosi, già da giovanissimo, Roberto Bolle inizia una carriera che lo porterà a danzare nei più grandi teatri e con le più prestigiose compagnie del mondo senza mai conoscere freni. Viene ingaggiato per numerosi ruoli in altrettante opere: Romeo e Giulietta, Cenerentola, Il lago dei cigni e Don Chisciotte, solo per citarne alcuni. Insomma, il fascino di Roberto diviene inarrestabile, gli fa vincere diversi premi e lo fa esibire davanti a importanti personalità, come la Regina Elisabetta e Giovanni Paolo II.

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Sempre presente sul palcoscenico, è invece molto riservato per quanto riguarda la sua vita privata. Dopo la notizia di un presunto coming out, fatto attraverso le pagine di una rivista francese, Bolle ha dato ben poco di cui parlare agli appassionati di gossip. L’unico amore certo per lui è quello per la danza e per l’impegno sociale. Ambasciatore dell’Unicef, collaboratore Fai e nominato young global leader dal World Economic Forum di Davos, Bolle ha sempre dimostrato una grande sensibilità e umanità non dimenticandosi mai di chi è meno fortunato.