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Lo dicono tutti, crescendo si diventa più saggi. Per questo, sin da bambini, ci suggeriscono di ascoltare i consigli di chi è più anziano di noi. Il modo di ragionare, di pensare e di prendere decisioni, effettivamente, andando avanti con gli anni cambia, e anche di molto. Soprattutto ora, che l’età media si è alzata, è evidente la distanza tra i modi di concepire la vita tra giovani e anziani. Ma come?

Con l’aumentare dell’età media di vita sono aumentati anche gli over 50 che ancora lavorano e che possono sperare in avanzamenti di carriera. Un gran numero di aziende, ad esempio, annovera fra i dipendenti qualcuno che ha assunto negli anni ’70 o negli anni ’80. Molti di loro hanno un ruolo centrale nelle decisioni dell’azienda stessa. Ruoli importanti sono sempre più ricoperti da persone con una certa età. Basti pensare alla Regina Elisabetta II, che ha compiuto da poco 90 anni e che ancora oggi svolge un ruolo attivo negli affari di stato. Ronald Reagan, ad esempio, aveva 69 anni quando è stato eletto. Una tendenza che è destinata a continuare se si pensa che Hillary Clinton e Donald Trump hanno rispettivamente 68 e 70 anni.

Il modo di ragionare delle persone anziane, insomma, è molto diverso rispetto ai giovani. Con il passare degli anni, infatti, si tende a dare più peso alle conseguenze che possono derivare dalle decisioni e si cerca, perciò, di essere più previdenti. Il processo decisionale parte dalla presa in considerazione di tutto le alternative possibili confrontando tutti i pro e i contro. Questo richiede uno sforzo cognitivo non indifferente che, con il passare degli tempo, è sempre più pesante. Dopo i 25 anni, infatti, il pensiero rallenta.

Anche se il loro pensiero è rallentato, e hanno più difficoltà a paragonare i pro e i contro di tutte le possibili opzioni, gli anziani hanno dalla loro parte un’alleata formidabile: l’esperienza. Riescono quindi a confrontare le possibili conseguenze con quelle avute con una decisione simile presa in precedenza. Insomma, mentre i giovani utilizzeranno il tempo per paragonare tutti i possibili effetti, gli anziani sapranno già cosa fare. Infine, un altro fattore a favore delle persone anziane è che riescono a regolare le emozioni molto meglio di quanto facciano i giovani, impulsivi di natura. Questo evita di prendere decisioni, di cui ci si potrebbe pentire, sull’onda dell’entusiasmo .