venerdì, 3 Maggio 2024

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Gioco, numeri, superstizione: una vecchia (ma popolare) storia

Quanto conta la fortuna nel gioco? Quando si vuole provare a vincere grosse somme, non si punta solo sull’abilità: la buona sorte ricopre quasi sempre un ruolo fondamentale. In molti, quindi, interpretano il destino a modo loro, chi per cercare di ingraziarselo, chi per timore di sfidarlo troppo andandogli contro. Anche le superstizioni fanno parte del gioco. Che si tratti di bingo, giochi di carte o altre attrazioni da sala, a volte i numeri si mescolano alle credenze popolari, finendo inevitabilmente col condizionare la propria condotta. A prima vista potrebbe sembrare strano che il folklore possa influenzare un ambiente rigido e schematico come quello del tavolo verde.

Esistono molteplici tipi di giocatori, ognuno con le proprie idee e fissazioni. Di conseguenza, non sorprende che la scaramanzia appartenga ad una frangia di amanti del gioco. La superstizione più famosa e conosciuta è probabilmente quella relativa al numero 17. Per gli antichi romani veniva scritto “XVII”, cioè l’anagramma di “vixi”, traducibile come “ho vissuto”, dunque “non sono più in vita”. Il 13 è un altro numero che sembra portare particolare sfortuna. In questo caso il riferimento è ai commensali dell’Ultima Cena di Gesù Cristo. Le credenze, però, possono cambiare da popolazione a popolazione, in quanto per i giapponesi il 13 sarebbe invece benevolo.

Non finisce qui. Alla paura per questi numeri, infatti, sono stati associati nel tempo dei termini specifici: la triscaidecafobia e l’eptacaidecafobia. Se il calendario lega il 13 e il 17 a determinati giorni della settimana, per i più timorosi il loro potere nefasto aumenta sensibilmente (in America l’intero settore economico perde addirittura un miliardo di dollari ogni volta che capita un venerdì 13). Il timore nei confronti dei numeri non si riscontra tanto nei giochi di carte, quanto nei giochi ad estrazione come la roulette. In quel caso bisogna necessariamente puntare sui numeri e il 13 e il 17 figurano tra quelli disponibili. Le tradizioni scaramantiche non si sono perse con l’avvento del web: anche chi ha a che fare con la roulette online che si gioca dal vivo tende ad evitare certe circostanze. D’altronde, le regole del gioco non cambiano. Secondo i più superstiziosi la sfortuna può colpire anche a distanza!

Non mancano casi di numeri che invece possono essere considerati fortunati, anche se le motivazioni non sono sempre molto convincenti. Il 12, ad esempio, sarebbe ben visto semplicemente in quanto numero comodamente divisibile in diverse soluzioni: 2 metà, 3 terzi o 4 quarti. Anche il 9 incontra il gradimento di molti giocatori, in quanto risultato della moltiplicazione del 3, ossia il numero perfetto, per se stesso. Insomma, chi più ne ha più ne metta, ma c’è da scommettere sul fatto che anche chi gioca online tenda a prodursi in gesti scaramantici dietro allo schermo.

Di fatto, la scaramanzia può inficiare solo alcune scelte dei giocatori, contribuendo a rendere meno monotona una partita, ma non rappresenta certo un fattore obbligatorio nel gioco. Tutti i giocatori del mondo hanno cercato almeno una volta di scoprire soluzioni o vie alternative per arrivare più facilmente al successo. La superstizione può essere considerata come una di queste.

Reddit ebook deal: Gisella di Carlo Cassola

Reddit ebook deal: Gisella di Carlo Cassola per tenervi compagnia in quarantena.

Ho scoperto che la quarantena è perfetta per riscoprire i classici, soprattutto gli italiani come Calvino, Cassola ma anche Svevo.

Vi voglio dedicare una canzone prima di parlare del libro: S’Arriu De Su Coru di Simona Salis.

Questa canzone che parla di fiumi immaginari del cuore (tutti i fiumi portano al mare), di trovare la pace e se stessi non so perché mi ha fatto venire in mente la protagonista del libro di oggi.

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Se state pensando ad un’eroina forte, sognatrice e romantica siete fuori strada, beh forte lo è in effetti; Gisella infatti pur sembrando una delicata fanciulla è molto fredda, astuta, calcolatrice e ipocrita.

Ciò è dovuto oltre che al suo carattere anche alla condizione in cui si trova: è povera ed orfana, vive in casa di alcuni parenti dove in pratica è considerata una domestica, per via anche della zia che ne è gelosa e che vorrebbe una figlia graziosa come lei mentre la sua è un tipo decisamente mascolino.

Lo scenario come sempre è Firenze.

Dunque la Gisella vive con questi zii ed è una ragazza molto corteggiata che decide di sfruttare la sua bellezza , decide di fidanzarsi con un ragazzo innamorato di lei ma dopo poco lo lascia per sposare un vicedirettore di banca che le interessa solo per la posizione che ricopre.

Da lui ha un figlio a cui è attaccata solo diciamo per un “senso del dovere”. Nonostante Gisella si consideri una signora rispettabile alla prima occasione buona intrattiene una relazione con il vecchio zio che la ospitava in casa. Nel mentre arriva la guerra, il secondo conflitto mondiale, e Gisella fa pressioni sul marito perché questi si allei con i fascisti ottenendo solo che questi venga costretto a fuggire al nord per non esser linciato dai partigiani.

Quindi Gisella facendo conto che il marito sia morto inizia una relazione con un soldato americano tale Bill per tornare nuovamente dallo zio ma ecco che il marito Antonio ricompare, Gisella furiosa per ferirlo gli racconta i suoi tradimenti ma poi se ne pente e l’assalgono i sensi di colpa, in questi sprazzi prende consapevolezza di non avere un buon animo, ma c’è da dire che se lo fa passare presto perché comincia a giustificare i suoi comportamenti e a far prevale l’orgoglio .

Mentre la guerra continua Gisella e la sua famiglia si trasferiscono a Bologna dove lei si trasforma…

Natale 2018: cosa regalare al proprio marito?

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Computer o smartphone, motore di ricerca e le parole ‘regalo natale marito’, sono il primo passo per cercare spunti ed idee originali.

E se state considerando un accessorio da regalare al vostro compagno di vita, probabilmente il primo pensiero è andato ad un semplice e classico orologio, un indiscusso evergreen. Ma c’è molto altro, soprattutto quando si punta ad un regalo super personalizzato.

Piccoli dettagli natalizi, l’iniziale del nome, il simbolo di un hobby comune, un dolce riferimento alla famiglia, il segno zodiacale, il ricordo di un viaggio o una frase carica d’amore. Sono tantissimi i riferimenti e le possibilità per rendere il vostro gioiello speciale ed unico. Nomination permette di farlo con la collezione Composable. Tessere d’acciaio con decorazioni in oro con cui creare il proprio bracciale o abbellire appunto il cinturino del lineare ed elegante orologio Time.

L’incisione artigianale permette invece di scegliere specificatamente una data, una frase, una parola ancora più intima e significativa. Bracciali e pendenti presentano superfici incidibili. E se il vostro lui è un tipo che non ama accessori? Un portachiavi, un oggetto utilizzato ogni giorno, più volte che si presenta in una nuova veste. Arricchito da pietre preziose ma soprattutto dal costante pensiero d’amore.

Un accessorio elegante e pratico al contempo, potrebbe essere anche il fermasoldi. Più sofisticato e formale invece il fermacravatta. Altra idea da valutare più spesso però strettamente riservata alle occasioni importanti, riguarda i celebri gemelli. Il gioiello per la camicia, esclusiva dell’universo maschile, viene riproposto in chiave moderna e minimale.

Per un look più casual, c’è l’accessorio per i pantaloni! La catena che ben si abbina ai jeans. E poi, le morbide maglie e le pietre naturali di bracciali e collane. Ematite, pietra lavica, argento tra i materiali, oltre all’ottone degli anelli, lisci o lavorati, con scritte e simboli. Per uno tipo più sportivo invece, ci sono orologi in tessuto o in silicone, colorati e pop.

Nomination ci propone tanti modelli e soprattutto tanti prezzi diversi senza tralasciare la qualità garantita dal made in Italy. Un Natale da festeggiare con un regalo scintillante da mettere sotto l’albero per colpire, stupire ed emozionare ancora una volta la dolce metà.

Candelora: curiosità e credenze sul 2 Febbraio

Oggi è il 2 Febbraio e ricorre la Candelora, giorno molto importante ricco di curiosità e credenze popolari.

Sicuramente conoscete a grandi linee o ne avete sentito parlare, oggi però affrontiamo tutte le curiosità ma anche le tradizioni legate a questa ricorrenza.

Candelora cosa significa?

La parola Candelora deriva da “candelorum”, ossia benedizione delle candele ed è legata ad un rito cristiano.

Questo giorno è legato alla scoperta che Gesù è la vera luce che illumina le persone, questa luce viene rappresentata dalle candele accese.

Quale è il giorno della candelora? Il 2 Febbraio.

Secondo diverse teorie si tratta in realtà di una festa pagana cristianizzata, ovvero Imbolc, che si festeggia il 1 Febbraio.

La Candelora arriva subito dopo i giorni della merla, ovvero gli ultimi giorni più freddi di Gennaio.

Il simbolo della festa non è dato solo dalle candele, infatti si rappresenta anche con un orso. L’orso rappresenta la natura che va in letargo.

Candelora come si festeggia?

Riprendendo il simbolo dell’orso, nel nord Italia, si usa, per la Candelora, mascherare da orso una persona che vaga per la città e viene maltrattato da tutti.

Nel sud Italia, in Puglia precisamente, l’orso balla la tarantella per le vie dell’abitato.

Oggi ci sono diverse cose da fare: prima di tutto prevedere il meteo.

In Puglia, si dice che se oggi non piove allora arriverà presto la primavera.

In Emilia Romagna, secondo un proverbio, se splende il sole, l’inverno durerà circa un mese.

Andando più a nord, dove regna la bora, si dice che bora e sole il 2 Febbraio indicano un inverno breve.

I proverbi sono un po’ contraddittori: alcuni dicono che vento e pioggia significano un proseguo dell’inverno e altri che invece sarà così se c’è il sole o come dice il detto “candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora” quindi invece se piove o nevica sarà un inverno breve.

Poi si accendono le candele, che possono essere anche benedette.

Oggi si mangiano chiacchiere, piatti a base di uova, e anche le crepes (esprimete un desiderio mentre le preparate, come fanno i francesi). Bene le zuppe calde se da voi c’è molto freddo e non è una cattiva idea preparare del pane fatto in casa.