I Diddl, chi se li ricorda? Tutto è nato 1990 dalla matita del disegnatore tedesco Thomas Goletz. Diddl è un topolino bianco, dalle guance rosa e dai piedi enormi, con grandi orecchie e una coda sottile, vestito sempre con una salopette colorata.
Originariamente doveva essere un canguro. Poi è diventato il topolino più tenero e amato dalle bambine, fino a qualche anno fa: tantissime erano le famose cartoline, messaggi e biglietti d’auguri con il topolone stampato a grandi caratteri. Da lì è nato un merchandise grandissimo di portachiavi, vestiti, accessori, oggettistica, tazze, penne e matite a volontà. Vignette e fumetti a perdita d’occhio, un fenomeno mondiale vero e proprio che impazzava sulle bocche e tra le mani dei più piccoli. Sono nate mille storie d’amore, tutte grazie alla tenerezza e ai colori tenui di Diddl insieme alla sua Diddlina, una fidanzata perfetta.
Ma da un po’ di tempo non se ne sente parlare più. Esistono ancora in commercio, ma è possibile trovarli nel 90% dei casi solo su siti di vendita online o sul sito ufficiale del brand più famoso degli ultimi 10 anni.
Ma che fino hanno fatto i Diddl? Come tutte le cose, sono destinati a scomparire per sempre. Come gli scoubidou, le fate incantante e i giocattolini che sembrano essere sulla cresta dell’onda, ma dopo un paio di mesi svaniscono nel nulla. Non ci sono più, ma rimarranno sempre, e per sempre, nel cuore di chi li ha comprati, regalati, desiderati, amati.