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C’era un tempo in cui uomini e donne dovevano accettarsi per quello che erano. Ogni singolo difetto, seppur odiato, rimaneva lì dov’era. Al massimo si poteva ricorrere all’allenamento fisico per togliere qualche chiletto di troppo o tonificare il proprio corpo. Poi pian piano è scoppiata la mania della richiesta d’aiuto al chirurgo: glutei, seno, zigomi e una passata di spugna su rughe e segni dell’età sono ormai operazioni quasi abituali. Oggi però c’è una nuova moda. Quale? Quella della ricostruzione vaginale.

Numerosi chirurghi plastici, infatti, hanno dichiarato che sempre più donne tra i 16 e i 76 anni richiedono interventi di chirurgia estetica vaginale. E la motivazione potrebbe sorprendere. Le pazienti optano per questa operazione per apparire perfette in costume da bagno e leggings.

Si tratta di una mania che nell’ultimo anno ha preso piede sempre di più. Stando a quanto affermato dal Daily Mail, infatti, i report del 2014 della società americana Aesthetic Plastic Surgery hanno evidenziato un aumento del 49% delle operazioni di chirurgia vaginale rispetto ai dati del 2013.

Se ci state facendo un pensierino, la ricostruzione vaginale costa tra i 6.000 e gli 8.000 dollari. Insomma, un bell’investimento. Ne varrà la pena? Per un numero sempre maggiore di donne la risposta è sì, ma ovviamente ciò non porta a nessun miglioramento igienico. Si tratta solo un bisogno estetico determinato, secondo la dottoressa Jennifer Walden, dall’aumento delle immagini pornografiche e dal fatto che le donne si coprono sempre di meno.

In cosa consiste l’operazione? L’intervento si può fare sulle piccole labbra, sulle grandi labbra e su ogni parte visibile della vagina. La pelle di troppo viene eliminata e si modella quella che rimane. Lo scopo è quello di far apparire il tutto più simmetrico, ‘delizioso’ e ‘piacevole’ alla vista. La chiurgia estetica della vagina non va confusa con la vaginoplastica, che invece intende limitare, ed eliminare, i segni dell’invecchiamento e del parto.